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03 dicembre 2024

Treviso

Conte insultato durante la manifestazione pacifica delle Sardine, gli organizzatori:“La politica dell'insulto non ci rappresenta”

| Roberto Silvestrin |

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Conte insultato durante la manifestazione pacifica delle Sardine, gli organizzatori:“La politica dell'insulto non ci rappresenta”

TREVISO - All’indomani della manifestazione pacifica delle Sardine in piazza Borsa a Treviso, che ha visto la partecipazione di oltre 4mila persone, il sindaco Mario Conte denuncia gli insulti ricevuti durante l’evento. “Oggi è il 1 dicembre, in città si sta accendendo il Natale, c’è voglia di stare insieme, collaborare e di impegnarsi per migliorare la città con iniziative importanti-ha scritto nella propria pagina Facebook il primo cittadino-Dico sommessamente che ieri, durante la manifestazione delle Sardine, sono stato insultato. E a quella manifestazione c’erano: esponenti del Partito Democratico, tanti ex di questa o quella sinistra, i centri sociali.Capisco tutto, capisco il presunto apartitismo degli organizzatori, capisco la lotta all'odio. Ma gli insulti proprio no.Tanta amarezza!”.

 

Rapida la risposta degli organizzatori che hanno uttiizzato lo stesso canale social del sindaco: “Caro Mario, siamo i ragazzi che hanno organizzato la manifestazione di ieri. Siamo ragazzi trevigiani che studiano o lavorano come tanti altri coetanei, senza paura di avere idee e manifestare opinioni. Ieri la nostra piazza era bellissima, tantissime famiglie, tantissimi giovani e tantissimi anziani; una piazza plurale perché siamo convinti che nessuno si possa definire più trevigiano di altri. L'energia di quella piazza è ancora con noi, i sorrisi che abbiamo visto, le persone che abbiamo conosciuto ci riempiono di gioia, una Treviso che si abbraccia, canta e balla insieme, che vive la piazza con un senso di comunità e socialità di cui per troppo tempo siamo stati privati.

 

Quell’energia avrebbe potuto contagiare anche te e forse ti saresti emozionato o avresti potuto sentire chiaramente come in nessuno degli interventi che sono stati fatti ci sia stato alcun tipo di insulto o attacco. Lo vogliamo ribadire, la politica dell'insulto non ci rappresenta, lo dicono i nostri valori e sopratutto lo dicono tutti i trevigiani di ogni età che abbiamo incontrato ieri. Faremo tesoro della partecipazione di tutti, siamo giovani e non possiamo fare altro che imparare da ciascuna delle persone che hanno costruito il bellissimo momento di ieri, dai bambini agli anziani. Anche oggi veniamo attaccati, c'è chi cerca di raccontare i cittadini di questa città come rancorosi e arrabbiati, non sono così.

 

Ieri li abbiamo conosciuti, siamo stati con loro e abbiamo capito cosa significa sentirsi Trevigiani: ci siamo sentiti veramente parte di questa città condividendo l'amore per quel magnifico momento e non l'odio verso qualcuno L’insulto non fa parte del nostro vocabolario. Che senso avrebbe manifestare per chiedere una politica fondata su dialogo e inclusione e contemporaneamente ingiuriare qualcuno? Una cosa però la vogliamo dire: Non siamo d'accordo con chi fonda il proprio linguaggio su odio e rancore o non dice in maniera chiara da che parte sta. A giudicare dalla serata di ieri siamo in tanti a pensarla così".

 


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