Ragazzini violenti, la proposta del sindaco di Treviso: "Obbligo di servizio civile"
Conte: "Lancio un appello al Governo affinché venga previsto, per chi commette questi atti di violenza e disagio che danneggiano le comunità, un percorso educativo obbligatorio"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Servizio civile obbligatorio per adolescenti e ragazzini violenti”. Questa la proposta del sindaco di Treviso, Mario Conte dopo l’ennesimo grave episodio di violenza in centro a Treviso, avvenuto venerdì scorso in vicolo Rialto, con il pestaggio di un 50enne da parte di due ragazzini di 17 e 15 anni.
“In questi giorni sta facendo discutere il caso di cronaca che ha visto protagonisti due minorenni, che hanno aggredito un uomo in vicolo Rialto perché li aveva richiamati all’ordine e al rispetto delle regole. Più che di sicurezza, di fronte alle intemperanze di questi giovani bisognerebbe parlare di emergenza dal punto di vista sociale. Questa riguarda una fascia di popolazione, quella degli adolescenti fra i 12 e i 17 anni: un’età giovanissima che richiama tutti a una grande responsabilità, a partire dalle famiglie fino ad arrivare alle istituzioni”, ha sottolineato Conte che ha annunciato che incontrerà personalmente i protagonisti dell’aggressione e le loro famiglie.
“La risposta alla noia, al tempo impiegato male da parte di questi ragazzi - una piccola parte, ci tengo a precisarlo - è il servizio civile obbligatorio. Per questo lancio un appello al Governo affinché venga previsto, per coloro che commettono questi atti di violenza e disagio che danneggiano le comunità, un percorso educativo obbligatorio”. Se si entra in contatto con il mondo, con la vita vera, quella fatta di servizi alla comunità, volontariato, di sociale, che si occupa di fragilità e di sofferenze, tutto appare un po’ più chiaro e le priorità diventano altre. Per esempio il rispetto e l’educazione”.
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