"Contenti di tornare se troveremo una scuola diversa"
Gli studenti delle superiori rientreranno il 1 febbraio. Per Carlo Garzera (Rete studenti medi) bisogna far tesoro di quanto accaduto con la pandemia per risolvere anche i vecchi problemi.
![Studenti e covid Studenti e covid](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/1%20studenti%20e%20covid_0.jpeg?itok=yoSUAmHg)
TREVISO - Era quello che attendevano di sentirsi dire: che sarebbero rientrati a scuola, che l’isolamento sociale era finito e che si tornava a studiare come prima, come sempre. Il parere espresso ieri dal Comitato tecnico scientifico - a detta del quale non c’è evidenza scientifica per tenere ancora chiusi licei e istituti tecnici - ha fatto felici gli studenti liceali.
Anche perché qualcuno, ai piani alti (il presidente del Cts Miozzi, ndr ), ha avuto il coraggio di dirlo che se si continua a tenerli lontani da compagni e professori si riveleranno sempre più profondi i buchi neri nella formazione e nella socializzazione. Carlo Garzera è il coordinatore provinciale della Rete degli studenti medi e frequenta il quinto anno dell’Alberini.
Contenti di poter tornare sui banchi il 1 febbraio?
Lo siamo e molto. Anche se non torneremo più nella scuola di prima
In che senso?
Perché le cose in parte in saranno più le stesse e altre dovranno cambiare ancora.
Come vi prefigurate questo ritorno annunciato?
Ci attendiamo un rientro ovviamente in sicurezza ma anche di trovare una scuola che ha fatto tesoro di questa esperienza della pandemia e che adesso dovrà veramente al centro studenti e professori.
Come ad esempio?
Fornendo innanzitutto un sostegno psicologico ai ragazzi ma anche agli insegnanti: l’isolamento lo abbiamo subito tutti.
E poi?
Poi speriamo che i problemi che c’erano prima vengano risolti. Come i percorsi di educazione affettiva e sessuale.
Preoccupati per i trasporti?
Confidiamo davvero che nelle settimane scorse Prefettura e aziende di trasporto abbiamo trovato le soluzioni e che vengano soprattutto mettere in atto. Che insomma non si continui solo a parlare, come molte volte è successo in Regione.
Buon rientro allora
Speriamo di non dover ritornare a casa tra qualche settimana...