TREVISO - Si è tenuta oggi una conferenza stampa da parte dell’Ulss per chiarire quanto successo al reparto di Medicina 1. In questi giorni è stata riportata la notizia della trasmissione del coronavirus da parte di un uomo in visita alla propria moglie ricoverata nel reparto di Medicina 1 a Treviso. Un evento che ha fatto temere un possibile nuovo focolaio all’interno del Ca’ Foncello dopo quello di geriatria. Per questo oggi il dottor Carlo Agostini direttore del reparto, ha spiegato quanto successo nei giorni scorsi.

“ Sono qui per chiarire quanto è accaduto nel reparto,  è stato scritto dalla stampa locale che c’è stato un caso di trasmissione dell’infezione da parte di una persona verso la moglie, non ho difficoltà a dire che è vero-ha dichiarato il dottor Agostini- Il caso è di una signora che seguiamo nelle due Medicine da molti anni, una paziente con una grave malattia neurologica alimentata artificialmente e che non può muoversi. Ha uno splendido rapporto col marito che l’aiuta quotidianamente. Una persona encomiabile e che segue con amore e dedizione la moglie che viene spesso ricoverata per via di infezioni, curata e rimandata a casa”.

Ha proseguito Agostini:” Anche ad aprile di quest’anno la signora si è recata presso il nostro reparto e come tutti i nostri pazienti è stata visitata e valutato se vi fosse un sospetto di Covid-19. Sono stati eseguiti tre test e in tutti è risultata l’assenza della malattia e la presenza di batteri infettivi”. La donna è stata quindi sottoposta ad una terapia antibiotica e ricoverata nel reparto. “Il 13 aprile il marito ci ha contattato dicendoci di avere qualche linea di febbre, lo abbiamo diretto al pronto soccroso dove si è sottoposto ai test ed è risultato positivo. Abbiamo ripetuto gli esami anche alla moglie che è risultata a sua volta positiva. I due sono stati mandati nel reparto di malattia infettive dove sono seguiti e sono in via di risoluzione. Non è stata una falla, abbiamo potuto portare la signora nel reparto più adeguato per le cure del caso”.