Costi, tempi, parcheggi: le piscine animano il dibattito politico a Castelfranco
Tra i nodi della discussione, anche la questione dei parcheggi delle nuove piscine. Dussin: «Potranno parcheggiare in piazza Giorgione». Zurlo: «Sulla piazza bisogna mettere soldi, non auto»
CASTELFRANCO - Il progetto delle nuove piscine si qualifica come il più importante intervento edilizio pubblico degli ultimi decenni e, con una spesa stimata di 13 milioni di euro, rappresenta un notevole impegno economico per il comune di Castelfranco. Logico dunque che il dibattito attorno a tale opera sia quanto mai acceso e vivace.
Da un lato la maggioranza guidata dal sindaco Stefano Marcon ribadisce la volontà di realizzare l’impianto in via Redipuglia, al posto dell’edificio esistente, dove sorgerebbe un polo sportivo, con il collegamento diretto tra il palazzetto dello sport e la nuova piscina. Ci sarà una riprogettazione degli altri spazi esterni, come i campetti di calcio a 5, ritenuti obsoleti, e la probabile eliminazione del campo da calcio (inutilizzato) e della pista d’atletica, sostituiti con una nuova area verde. Si ritiene inoltre che realizzare le nuove piscine in questo luogo generà ricadute positive per l’indotto economico del centro storico, sull’esempio di recentissimi impianti natatori in Italia.
L’opposizione invece è preoccupata soprattutto sull’incognita costi, sia quelli di realizzazione, in quanto l’attuale aumento dell’inflazione farà lievitare oltre i 13 milioni stimati il costo dell’opera, sia quelli di gestione, non essendoci al momento un preventivo di spese. Inoltre realizzare il nuovo impianto al posto di quello vecchio significherebbe privare Castelfranco delle piscine per tutto il tempo necessario al completamento del nuovo edificio: potrebbero passare anni prima della loro ultimazione.
Vi è poi il nodo dei parcheggi. Il sindaco Marcon ha dichiarato che l’area verde del parco dei Marinai d’Italia non verrà toccata e che il parcheggio a servizio delle piscine sarà quello della stazione delle corriere in via Podgora. Secondo Luciano Dussin, consigliere leghista di maggioranza, l’utenza potrà inoltre usufruire anche di piazza Giorgione per posteggiare l’auto.
Le dichiarazioni di Dussin sull’uso di piazza Giorgione come parcheggio hanno generato una dura risposta da parte delle opposizioni. Il dem Alessandro Boldo parla di «infantilità urbanistica» e afferma che la piazza deve essere liberata dalle auto, pensiero condiviso anche da Lorenzo Zurlo (Punto d’Incontro) che commenta: «Sulla piazza bisogna mettere soldi, non auto. Per il commercio c’è da investire sullo studio di un piano per liberarla, pur garantendo la comodità a chi viene da fuori. I cittadini chiedono da tempo una piazza senza auto, chi la vive non sopporta più lo smog e il rumore. L’hanno fatto in comuni di tutte le dimensioni e con centri urbanisticamente diversi: recentemente anche a San Martino di Lupari e Villa del Conte».