Covid, la Marca perde "solo" 332 imprese ma l'incognita è per i prossimi mesi
"Il saldo è migliore dello scorso anno ma è grazie alle misure si sostengo straordinarie come il blocco dei licenziamenti"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Le premesse di questo inizio 2021 non sono rosee per il tessuto imprenditoriale trevigiano. La Provincia di Treviso nel mese di gennaio segna un saldo negativo di -332 unità tra ditte nate e chiuse nel mese. Un dato che però risulta ancora inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando il saldo registrato era di - 527 unità.
A dimostrazione, come sottolinea la Camera di Commercio Treviso Belluno, che siamo solo alla punta dell’iceberg per quando riguarda l’impatto della pandemia sull’economia trevigiana. Significativa invece è la contrazione accusata dal commercio: - 101 imprese nel gennaio 2021 rispetto a dicembre (un anno fa la flessione era di 183 unità), di cui 46 nel commercio al dettaglio. Perdita pesante nell’agricoltura e silvicoltura (-82 unità), mentre nei servizi alle persone si registra la flessione di 25 attività. Dall’Ufficio studi della Cciaa trevigiana bellunese, tuttavia, invitano a non cantare vittoria troppo presto.
“Per ora abbiamo dati persino migliori, ma il 2019 era stato un anno difficile - spiega Federico Callegari responsabile dell’Uffico studi dell’ente camerale - E, soprattutto, resta l’incognita su cosa accadrà una volta che cesseranno le misure di sostegno straordinarie per imprese e lavoratori: dal divieto di licenziamento, alla cassa integrazione, ai ristori. Il rischio è che febbraio possa riservarci amare sorprese”. Il vero banco di prova per l’economia trevigiana, dunque, sarà sarà nei prossimi mesi, quando il quadro tra chiusure e ripartente senza aiuti sarà più chiaro.