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29 marzo 2024

Lavoro

Criptovalute: speculazione o rivoluzione?

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Criptovalute: speculazione o rivoluzione?

Indubbiamente, mai come oggi, nel mondo economico e finanziario, aleggiano diverse domande, come, ad esempio, il fatto se le criptovalute, alla fine, rivoluzioneranno il mercato valutario, i sistemi bancari tradizionali e i metodi di pagamento.

A metà degli Anni Ottanta, l’avvento della posta elettronica andò a sconvolgere i mezzi di comunicazione tradizionali, rendendo, nel contempo, obsoleti posta, fax e telegrammi. Oggi Gmail, Hotmail e gli altri servizi di posta elettronica fanno parte della nostra vita quotidiana. Infatti, nessuno è più sorpreso nel ricevere una e-mail dall’altra parte del mondo, in un secondo. Possiamo aspettarci così tanto dalle criptovalute? Alla fine rivoluzioneranno il mercato valutario, i sistemi bancari tradizionali e i metodi di pagamento? Ma chi saranno i principali interpreti? Quale ruolo svolgeranno le banche centrali?

L’unica certezza, è che nessun attore credibile può ora voltare le spalle all’emergere di questa tecnologia digitale che consente sia di gestire le transazioni finanziarie e sia di creare denaro indipendentemente dal governo. Per primario concetto, una criptovaluta è una valuta digitale e virtuale, utilizzata per transazioni finanziarie tra utenti, membri della stessa rete. Le criptovalute non vengono emesse da un governo come le banche centrali. Consentono, pertanto, di fare transazioni senza passare attraverso l’attuale sistema bancario.

Gli utenti di una criptovaluta sono in grado di effettuare un pagamento o un trasferimento istantaneo a uno o più corrispondenti in tutto il mondo. Le transazioni sono raggruppate per blocco, convalidate e registrate in un file centrale chiamato blockchain. Le transazioni e il file centrale, quindi, utilizzano algoritmi di convalida complessi che sono la garanzia di sicurezza. L’utente si identifica per mezzo di una coppia di chiavi, una pubblica e una privata, la cui crittografia aiuta a proteggere l’autenticazione e a garantire l’anonimato.

Le criptovalute sono in gran parte iniziative private, di cui Bitcoin è considerato il più emblematico esempio. Con 50 milioni di utenti, per lo più situati negli Stati Uniti, Bitcoin continua la sua progressione geografica in tutto il mondo. Tuttavia, all’orizzonte si aprono nuovi scenari, dettati dalla scesa in campo dello Yuan digitale, la criptovaluta statale cinese. Un esaustivo punto di riferimento, risulta essere yuanpaygroup.

In linea generale, Bitcoin, il pioniere delle criptovalute, è stato creato nel 2009 e, ancora oggi, rimane la valuta digitale più utilizzata. Come è risaputo, le autorità di mercato non riconoscono il Bitcoin come valuta, ma come una criptovaluta attiva il cui valore consente il commercio. Ma con l’avvento dello Yuan digitale, la criptovaluta statale cinese, ogni considerazione e aspettativa viene ad essere, necessariamente, rivista.

Non per nulla, il forte interesse sulle valute digitali, non è affatto sfuggita al governo cinese e, a quanto è noto, non solo a lui. La Libra, ossia la recente iniziativa di Facebook in partnership con 28 attori del mondo finanziario e digitale, di certo, per il governo cinese è stata una forte scossa per attivare rapidamente il progetto dello Yuan digitale. D’altra parte, dal momento in cui si sviluppa il concetto di una rete di utenti che condividono una moneta comune, è sufficientemente chiaro a tutti quale sia la posta in palio.

Giusto per comprendere ancor di più la portata delle forze in campo, è sufficiente ricordare che il potenziale rappresentato dalla comunità di Facebook vede oltre 2 miliardi di persone che potrebbero decidere di utilizzare Libra. Comunque, quel che è certo, è che l’emergere di questa nuova moneta globale ha risvegliato l’interesse, in tutto il mondo, da parte delle autorità finanziarie e delle banche centrali che, attualmente, stanno attentamente monitorando l’iniziativa di Facebook che, tra l’altro, potrebbe proprio essere ostacolata dallo Yuan digitale.

L’emergere di un nuovo standard digitale, però potrebbe precludere così come andare in contrasto, con il fatto che, al momento, le criptovalute risultano essere indipendenti da organismi politici e monetari internazionali come pure, che il loro valore monetario venga ad essere determinato sulla base del valore economico, in base all'offerta e alla domanda di tale moneta. Un principio che, invece, non appare esservi nello Yuan digitale, la criptovaluta statale cinese.

 

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