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19 gennaio 2025

Valdobbiadene Pieve di Soligo

DA MIANE ALLA SICILIA: WINDJET LO LASCIA A PIEDI

L'Adico, associazione difesa dei consumatori, sul piede di guerra. Chimato in causa anche l'Enac

| Francesca Costa |

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DA MIANE ALLA SICILIA: WINDJET LO LASCIA A PIEDI

“L’Italia è piena di capitani Schettino”. Cita il comico genovese Maurizio Crozza, Ezio Trenga, cordialissimo abitante della zona pedemontana. Da Miane (Tv), dove vive con la moglie, il 14 settembre avrebbe dovuto prendere l’aereo per trascorerre una settimana di vacanze in Sicilia. Un tour ben organizzato: arrivo a Catania, dove avrebbe trovato l’auto a noleggio prenotata, con largo anticipo, via internet. Poi Siracusa, dove avrebbe alloggiato in un bed&breakfast. Un viaggio pensato nei dettagli e pianificato grazie alla rete. “Per noi che abitiamo in queste zone – ha dichirato Trenga – l’uso di internet è fondamentale”. Fissate le tappe del viaggio Ezio aveva calcolato anche la spesa: 700 euro tra volo e alloggio.

Ma Ezio quell’aereo dal Veneto alla Sicilia non lo prenderà mai. Anche lui è tra i clienti lasciati a piedi dalla compagnia aerea windjet. “Quando ho saputo delle trattative tra Alitalia e Windejt mi sono subito chiesto: perché l’Enac, l’ente nazionale aviazione civile, non ha deciso di bloccare subito la vendita dei biglietti?”. La stessa domanda se la pongono anche l’Adico, l’associazione dei consumatori con sede a Mestre e il suo presidente Carlo Garofolini. “In una fase in cui c’erano delle incertezze – sottolinea il presidente – come organo preposto alla vigilanza di voli e passeggeri avrebbe dovuto fare molto molto di più. Responsabilità che sarebbe mancata anche secondo il parere dei nostri esperti”.

Adico infatti chiama in causa anche Enac affinché sostenga fino in fondo il risarcimento ai passeggeri danneggiati come condizione imprescindibile alla ripresa di operatività della compagnia. «Non staremo a guardare se questa brutta storia si risolverà in una bolla di sapone “all’Italiana”, con la società che magari magicamente risorge con un altro nome: se i viaggiatori non verranno adeguatamente risarciti siamo pronti a lanciare una campagna di informazione tesa a boicottarne i servizi”– è l’affondo di Garofolini. E particolare non trascurabile mentre Ezio attende il rimborso del biglietto che potrebbe non arrivare mai, le strutture alberghiere alle quali si era rivolto gli hanno già restituito la caparra. “Continuerò a seguire da vicino questa vicenda – ha dichiarato Trenca – non tanto per il rimborso del volo che magari non otterrò mai, ma per capire che ruolo abbia avuto l’Enac in tutta questa vicenda. Pensavo che in Italia esistesse un’autorità preposta a vigilare su queste situzioni e invece mi pare di capire che non è così”- ha conculso. Intanto l’associazione di difesa sei consumatori chiama all’appello e invita a un’azione collettiva, le migliaia di persone che in queste settimane hanno dovuto fare i conti con il crack di Windjet e con gli enormi disagi conseguenti.

 



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