Via del Mare: "No a tasse mascherate, la strada esiste già ed è gratis. Va solo adeguata"
Il partito democratico trevigiano contro il progetto dell'infrastruttura a pedaggio dal casello di Meolo alla rotonda di Jesolo
| Isabella Loschi |
TREVISO - "Ribadiamo con forza la nostra contrarietà a trasformare una delle ultime strade gratuite ad alto scorrimento della Marca in un’altra strada a pedaggio”. A dirlo Giovanni Zorzi, segretario provinciale del Partito Democratico trevigiano ed il responsabile Ambiente e Infrastrutture Pd Matteo Favero sul progetto della Via del Mare a pagamento che collegherà il casello di Meolo alla rotonda di Frova di Jesolo.
“La vicepresidente regionale Elisa De Berti dichiara che la nuova Via del Mare non sarà un’altra Pedemontana, ammettendo così, dopo anni, il flop della SPV e i costi altissimi che graveranno ancora una volta sui veneti. E ora Zaia vuole così tanto bene alla sua provincia che, dopo la Superstrada Pedemontana, regala ai trevigiani un’altra strada a pagamento”, dicono Zorzi e Favero.
“Mettere le mani nelle tasche di cittadini, famiglie e lavoratori, con il rischio poi di compromettere ancora i conti della Regione, non è la soluzione, anzi, crea solo problemi in termini di traffico e sicurezza nelle vie secondarie dei centri abitati dei comuni coinvolti. Stiamo parlando, peraltro, di un progetto vecchio di oltre dieci anni, che non risolve il collo di bottiglia di accesso a Jesolo e alle altre località del litorale di Cavallino, con un sottodimensionamento delle previste arterie di redistribuzione del tratto verso il litorale”.
“Si tratta di un progetto – concludono i due esponenti democratici – che avrà serie conseguenze su di un territorio prezioso adiacente alla laguna di Venezia, uno degli ecosistemi lagunari più estesi e più importanti d'Europa e dell'intero bacino Mediterraneo, impattando in maniera pesante sulla viabilità comunale dei territori attraversa. Basta vedere cosa accade già oggi con la Pedemontana e la SS 53 Postumia tra Vicenza e Treviso, affollata quotidianamente da decine di tir”.
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