Via del Mare, tavolo a Silea con i sindaci interessati dalla superstrada
Diversi gli amministratori assenti tra i quali il sindaco di Casale Golisciani: "Serve un piano del traffico sovracomunale"
| Isabella Loschi |
SILEA - L’amministrazione comunale di Silea lunedì sera ha convocato un tavolo di concertazione al municipio per avviare un confronto con gli enti preposti, le amministrazioni comunali e i relativi consiglieri dei territori coinvolti dalle ricadute della realizzazione della Via del Mare. Al tavolo sono intervenuti gli amministratori, oltre che del Comune di Silea, dei Comuni di Casale sul Sile, Fossalta di Piave, Meolo, Monastier di Treviso, Musile di Piave, Ponte di Piave, Roncade, San Biagio di Callalta, San Donà di Piave, Treviso e Zenson di Piave (oltre a questi erano stati invitati anche Regione Veneto, Provincia di Treviso, Città Metropolitana di Venezia, Casier, Cavallino Treporti, Eraclea, Jesolo). Oltre una sessantina tra sindaci e consiglieri di maggioranza e di opposizione.
L’assemblea è stata aperta da Rossella Cendron, sindaco del Comune di Silea, che ha ripercorso la genesi dell’incontro e ha ricordato la posizione di Silea, contraria all’opera alle condizioni fissate. Negli ultimi tredici anni (la procedura di valutazione di impatto ambientale della via Del Mare risale al 2010) sono evidentemente mutate le condizioni ambientali, infrastrutturali e insediative del territorio interessato, è variata la popolazione e sono variati i flussi di traffico. Senza tralasciare il tema della trasformazione di una strada storica, gratuita, in un’arteria a pagamento. “Ribadiamo la disponibilità al dialogo con la Regione e con tutti gli enti coinvolti, – ha sottolineato – ma vogliamo difendere gli interessi di un territorio strategico per i collegamenti e tuttavia fragile. Questo è un incontro dal quale devono scaturire proposte concrete”.
Gli amministratori presenti si sono detti d’accordo sul richiedere in modo unanime un nuovo confronto con Regione Veneto su questioni puntuali, per tenere aperto il dialogo e domandare dati oggettivi e aggiornati di confronto su provenienze e destinazioni dei flussi, sui quali poter basare e condividere le valutazioni sugli impatti della Via del Mare.
Assente al tavolo il comune di Casale sul Sile. Il sindaco Stefania Golisciani ha chiarito il motivo per cui non ha partecipato all’incontro sulla Via del Mare: “La mia amministrazione, pur apprezzando i principi e lo spirito ad essa sottesi finalizzati ad un coordinamento rispetto alla tematica proposta non può esimersi dall'evidenziare che tale iniziativa nei fatti si risolverebbe in una duplicazione del Tavolo sulla gestione delle criticità del traffico sovracomunale promosso dalla Prefettura di Treviso e dal Comune di Casale sul Sile e operante dall'ottobre 2015 proprio per la condivisione a livello sovracomunale delle questioni inerenti al traffico -, si legge nel documento inviato al sindaco Cendron e anche agli altri sindaci - del suddetto Tavolo fanno parte già molti dei colleghi sindaci che leggono per conoscenza la presente missiva e pertanto, a mio avviso, una possibile soluzione potrebbe essere quella di ampliare tale strumento di lavoro coinvolgendo anche gli altri Comuni ed Enti interessati dalla tematica in argomento, piuttosto che creare uno o più organismi nuovi. Ciò avrebbe l'innegabile vantaggio di mettere a disposizione di tutti uno strumento già rodato e operativo, riducendo in tal modo i tempi di organizzazione e risposta, e di evitare duplicazioni di tavoli/commissioni sul traffico che affronterebbero le criticità m modo atomistico e secondo l'urgenza del momento, disperdendo così le forze e diminuendo la stessa efficacia degli strumenti di concertazione attivati. A mio parere è, infatti, opportuno che le criticità connesse al traffico non siano affrontate in connessione a singole situazioni contingenti, ma nella loro globalità”. “Sarebbe il caso di pensare - conclude Golisciani - ad un piano del traffico sovracomunale, che coinvolga diverse amministrazioni, per realizzare un progetto di viabilità generale e non legato all’opera del momento”.