Diadora ripristina vecchia 'linea a mano' per scarpe sportive
Saranno usate le stesse macchine, prive anche del minimo componente elettronico, che funzionavano negli anni '80
| Matteo Ceron |
CAERANO - Oggi lavorano sei persone, presto saranno nove e produrranno 120 paia di sneakers secondo le linee originali di Diadora. Per farlo useranno le stesse macchine, prive anche del minimo componente elettronico, che funzionavano negli anni '80 e le competenze manuali quasi del tutto sparite nel più famoso distretto al mondo della scarpa sportiva. Tutto questo grazie ad un'iniziativa, presentata oggi alla stampa, voluta dai proprietari dell'azienda, la famiglia Moretti Polegato, che aveva rilevato la società (destinata alla liquidazione) nel 2010, 'ereditando' anche un magazzino pieno di vecchie macchine in disuso da almeno una decina d'anni.
Adesso, pezzo per pezzo, la linea è stata rimessa in efficienza negli stessi locali di allora e alcuni dei lavoratori operativi negli anni d'oro della vecchia Diadora hanno ripreso posto per lavorare sugli stessi utensili fermi dalla fine del secolo scorso.
"L'obiettivo - ha detto il presidente e amministratore delegato, Enrico Moretti Polegato - è di riportare la produzione nei nostri ambienti e di tornare a valorizzare quelle competenze che rischiano di sparire con il vicino pensionamento dei lavoratori più esperti". "Nei prossimi anni - ha aggiunto - contiamo di portare questa fascia di Made in Italy a km zero al 10% della produzione totale".
Diadora, che oggi occupa circa 140 persone, ha chiuso il 2014 con un fatturato di 247 milioni, in crescita del 15% rispetto all'esercizio precedente.