DOMANI A MOTTA IL MINISTRO SACCONI
L'occasione è un convegno organizzato dalla Confartigianato di Treviso
MOTTA DI LIVENZA - Una crisi di valori prima ancora che economica. Con l’aggravante che si calpesta la coesione sociale in nome della speculazione senza confini.
E’ la provocazione che parte dal Giubileo dell’artigianato, domani, sabato, alle 16 nel Santuario della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza. All’appuntamento di Confartigianato Marca Trevigiana interverranno il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi (nella foto), e l’Arcivescovo di Trieste, Monsignor Giampaolo Crepaldi.
«Ci preoccupa – dice il presidente Mario Pozza la mancanza di etica e di senso civico evidenziata dal sistema finanziario e bancario. La comunità, il lavoro, l’impresa, le famiglie non possono essere semplici strumenti da usare per il proprio business. C’è un vuoto terrificante di valori che ci sgomenta».
Confartigianato Marca Trevigiana parte da due considerazioni. La prima è il ruolo della piccola e media impresa nel creare occupazione e ricchezza. La seconda riguarda il rapporto con la comunità, fattore di competitività economica oltre che valore sociale.
Una recente indagine di Confartigianato ha provato a misurare la propensione dei territori a “fare comunità” attraverso una serie di indicatori di partecipazione sociale e del volontariato.
L’indice è maggiore dove più diffuso è l’artigianato, come nel Veneto che è ai primi posti in Italia. «L’artigianato è uno stile di vita – ragiona Pozza – anzi, la ricerca di una migliore qualità della vita, secondo una felice definizione del sociologo statunitense Richard Sennet. Per noi la qualità della vita e dello sviluppo nasce dai valori.
Per questo abbiamo voluto portare nel Santuario di Motta di Livenza questa nostra riflessione su economia, lavoro ed etica. Non è solo una scelta in linea con il Giubileo Mariano ma una provocazione rispetto ad analisi sulla crisi troppo appiattite sui semplici dati macroeconomici». GR