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10 novembre 2024

Italia

Due boss mafiosi trovati carbonizzati in una discarica

Si indaga sul traffico di droga con il Canada

| Carlo De Bastiani |

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Due boss mafiosi trovati carbonizzati in una discarica

PALERMO - I cadaveri carbonizzati di due uomini sono stati rinvenuti dai Carabinieri di Palermo a Casteldaccia. Secondo gli investigatori si potrebbe trattare di due boss coinvolti in un traffico di droga con il Canada, Juan Ramon Fernandez di 57 anni e Fernando Pimentel, 36 anni.

Fernandez e Pimentel sono due dei 24 destinatari del provvedimento di fermo eseguito ieri nei confronti di esponenti delle famiglie mafiose del mandamento di Bagheria. I corpi sono stati scoperti dai carabinieri del Ros e del Nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo in una discarica abusiva di rifiuti in contrada Fiorilli. Di loro non si avevano più notizie dal 9 aprile scorso.

Per il duplice omicidio sono stati arrestati due fratelli pregiudicati ritenuti vicini alla cosca di Bagheria. Si tratta di Pietro e Salvatore Scaduto, rispettivamente di 49 e 51 anni. Le indagini hanno permesso di accertare come le due vittime siano state attirate con un tranello in una zona riservata e lì i due uomini sono stati raggiunti da una trentina di colpi di pistola sparati dai due fratelli Scaduto. Il padre dei due fratelli era stato ucciso da Cosa nostra in una faida di mafia.

Fernandez e Pimentel erano oggetto di una indagine da parte del Ros, che aveva ricevuto una segnalazione dalle autorità canadesi riguardo la presenza in Sicilia di Fernandez, principale esponente della famiglia dei Rizzuto a Toronto. L'uomo si era poi stabilito a Bagheria nel giugno del 2012 dopo la sua espulsione dal Canada al termine della espiazione di una condanna a 10 anni di reclusione per estorsione, traffico di stupefacenti e possesso di armi. L'altra vittima era invece un affiliato alla criminalità organizzata di Toronto ed era arrivato nell'isola alla fine di marzo per incontrare proprio Fernandez.

Le indagini, condotte con la stretta collaborazione della Royal Canadian Mounted Police, hanno documentato l'esistenza di un collegamento operativo tra Cosa nostra canadese e la sua cellula bagherese, costituita da affiliati già stabilitisi in Canada e 'attivi' a Montreal e in altre regioni del Canada e strettamente legati alla famiglia siciliana Cultrera Caruana e alla famiglia Bonanno di New York.

(Adnkronos/Ign)

 



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