Due nuove spazi museali nella Torre civica e nel Palazzo Soranzo-Novello
L’offerta culturale di Castelfranco sarà ampliata nei due edifici storici: spazio alla multimedialità e al confronto con la cittadinanza.
CASTELFRANCO - Ora che Palazzo Soranzo-Novello è ufficialmente di proprietà del Comune, si apre la discussione sul suo futuro, fermo restando l’idea di renderlo sede espositiva museale delle Collezioni Civiche (quadri, monete antiche, reperti archeologici, etc). È quanto discusso in Commissione cultura, dove l’assessore di riferimento, Roberta Garbuio, ha illustrato l’iter per rendere il palazzo ex-sede della Banca popolare di Castelfranco il Museo civico che la città attende da oltre un secolo.
Conclusi i lavori di inventariazione e catalogazione dei beni mobili interni del palazzo e completati i rilievi fotografici e planimetrici, la volontà dell’Amministrazione è quella di convocare delle ‘tavole rotonde’, con esperti di arte e storia, per impostare quella che dovrà essere una struttura museale all’avanguardia, con una sezione permanente e una adibita a mostre temporanee, a fianco di spazi per convegni e laboratori didattici. Come ha dichiarato l’assessore Garbuio: «Il museo è per la città e per questo riteniamo che la cittadinanza debba essere coinvolta. Vogliamo procedere non con un concorso di idee, ma con dei confronti pubblici su cui poi basare il progetto di fattibilità, suddiviso dal punto di vista tecnico e artistico».
Un iter che tuttavia non convince l’opposizione, che si dimostra perplessa sui tempi operativi. «L’amministrazione comune deve avere le idee chiare» dichiara il dem Sebastiano Sartoretto, che invita la Giunta a non scartare l’idea del concorso di idee. Gli fa eco l’ex-sindaco Maria Gomierato, che paventa la possibilità di discussioni infinite davanti a un «foglio bianco».
In commissione si è discusso anche dei lavori della Casa del Trombetta, addossata alla Torre civica, che avrebbero dovuto concludersi a giugno 2021. Il posticipo dei lavori è dovuto a due sopralluoghi da parte della Sovrintendenza, che hanno portato a una revisione dell’impostazione progettuale di restauro. I lavori dovrebbero comunque terminare entro fine settembre.
Nei nuovi spazi ricavati, l’Amministrazione, unendo reperti e documentazione storici a installazioni multimediali, vuole creare un percorso espositivo che racconti il periodo medievale di Castelfranco, mettendo in correlazione Torre civica, cinta muraria e Casa del Trombetta, secondo il principio del “museo diffuso”. Dovrebbe inoltre essere valorizzato anche l’antico orologio all’interno della Torre, inserito in un progetto veneto-istriano finanziato interamente dalla Regione.
Riguardo la gestione della Torre, si è deciso di continuare la collaborazione con l’ente Palio, associazione in linea con la natura e la destinazione del sito culturale, in un’ottica di più stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, attraverso la condivisione dei progetti e delle iniziative, da concordare con il Comune.