EDILIZIA STORICA E RISPARMIO ENERGETICO: SI PUÒ FARE
Treviso ha dato l’input grazie al Metadistretto veneto della Bioedilizia, colmando un vuoto normativo
| Laura Tuveri |
TREVISO – Edilizia storica e risparmio energetico: Treviso diventa un laboratorio a livello nazionale. Farà ancora una volta da apripista per la definizione di una normativa nazionale (e di un sistema di valutazione e certificazione) sulle ristrutturazioni sostenibili, in termini ambientali ed energetici, degli edifici storici.
Il primo importante passo è stata la firma, giovedì 10 giugno, di un protocollo di intesa tra il Metadistretto veneto della Bioedilizia, il Consorzio Distretto Veneto dei Beni e la Sovrintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto. Tale documento è finalizzato a definire le linee-guida per interventi sull’edilizia storica secondo criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
“Si tratta di un’intesa importantissima, destinata a colmare il vuoto legislativo - l’assenza di indicazioni per l’applicazione delle prescrizioni energetico-ambientali agli edifici storici - che oggi mette in seria difficoltà imprese e professionisti quando devono fare interventi su monumenti o residenze tutelati come beni culturali, in mancanza di criteri condivisi dal mercato, dai suoi operatori e dagli organismi di controllo” spiega Alessandro Conte, presidente del Metadistretto veneto della Bioedilizia”.
Le linee-guida della normativa saranno pronte a settembre. Vi sta lavorando un Comitato Scientifico con rappresentanti dei tre enti, oltre a docenti universitari. L’obiettivo è quello di fornire alle imprese e ai professionisti indicazioni su come portare a efficienza energetica l’edilizia storica, sia quello di pregio e vincolata che quella minore, e con quali materiali, tecnologie e impianti sia possibile intervenire, per centrare i tre obiettivi del rispetto del pregio storico, del comfort dei luoghi di vita e della sostenibilità ambientale.
Questo protocollo di intesa nasce dal progetto Attess, avviato da Metadistretto veneto della Bioedilizia insieme a Metadistretto veneto dei Beni Culturali, Provincia di Treviso, Comune di Possagno e Istituito Cavanis e sostenuto da 13 aziende che operano nel settore della bioedilizia.
Il progetto ha analizzato e valutato due interventi di ristrutturazione di edifici storici recentemente effettuati in provincia di Treviso – il centro di Serravalle a Vittorio Veneto e il Tempio del Canova di Possagno- ricavandone criteri generali che serviranno alla elaborazione delle linee-guida.