FALLITO L’INTERPORTO DI SAN GIACOMO
Lo scalo merci chiuderà il 15 novembre, suscitando indignazione
VITTORIO VENETO - Avrebbe dovuto essere un trampolino di lancio per l’economia locale, una grande opportunità per Vittorio Veneto e Conegliano. E sembrava esserlo nel 1994, quando il centro intermodale è stato inaugurato nella zona industriale di San Giacomo di Veglia.
L’interporto era stato realizzato per favorire e sviluppare il traffico delle merci tra le aziende della zona e tutte le altre, italiane e estere. Era costato circa due milioni di euro, era un investimento, promosso dalla prima giunta Scottà. Bisognava farlo fruttare. E invece, il 15 novembre, chiude.
In questi anni, il Comune di Vittorio Veneto avrebbe dovuto sfruttare l’interporto, per riuscire a rilanciare l’economia della zona, promuovendo il commercio. Ma la gestione che c’è stata ha reso l’investimento uno spreco. “Non solo non sono riusciti a valorizzare ciò che il progetto era in potenza” sostengono i consiglieri comunali del PD “Ma di fronte agli evidenti segni di crisi e degrado del centro modale, la giunta Scottà non ha approfittato delle due opportunità presentatagli per salvare la struttura. La prima, l’offerta della Zoppas, che aveva avanzato l’idea di realizzare dei depositi merci; la seconda, la proposta dell'Interporto di Padova di diventare gestore della struttura insieme a quello di Trento”.
Il PD aveva sollecitato più volte la giunta comunale, affinché intervenisse sulla struttura. Ed era rimasto interdetto quando la stessa giunta non aveva preso in considerazione le due offerte di salvataggio del centro. E ora, l’interporto viene dismesso, bandendo la possibilità di un rilancio, chiudendo le porte a chi si impegnava di far funzionare l’area, rendendo uno spreco tutto ciò che avrebbe potuto essere una rinascita.