FEDERALISMO: «UN FIASCO COMPLETO»
Rutelli a Treviso apre la campagna elettorale di Alleanza per l’Italia
| Laura Tuveri |
TREVISO - Francesco Rutelli è in Veneto per una due giorni in cui ha dato inizio alla campagna elettorale per le prossime amministrative e comunali. Prima di parlare con i giornalisti ha incontrato anche Cacciari il quale non ha dubbi: “Elezioni subito”.
Il senatore, leader di Alleanza per l’Italia oggi, giovedì pomeriggio 20 gennaio, era a Treviso assieme al coordinatore regionale, Sergio Ruzzenente e a quello provinciale Paolo Dotto. Afferma di non temere la Lega, né il centro destra in genere, nella convinzione che il cosiddetto “terzo polo” che a giorni verrà battezzato farà breccia su molti elettori incerti o delusi in ragione della “dimensione regionale” e del carattere dinamico, innovatore e riformista della sua formazione, una nuova alternativa ai due poli.
In conferenza stampa ha spaziato dal Federalismo “che fatto in questo modo, in un momento di crisi economica finisce per scontentare tutti” alle dimissioni del ministro Bondi, dalla riforma universitaria al caso Ruby. Rutelli definisce la proposta di Calderoli, che dice cambia di giorno in giorni “Una proposta antifederalista. Infatti dopo tutta questa predicazione di Federalismo ci troviamo con un provvedimento che colpisce i Comuni, gli impoverisce e non solo quelli più poveri, ma anche quelli con i conti in ordine sanno di avere una restrizione insopportabile.
Porta maggiori tasse, aumento dell’Ici sulle seconde case e sui capannoni, aumento della tassa sui turisti, meno servizi, e meno autonomia per gli Enti locali, quindi ci sembra un fiasco completo, improvvisato che scontenta tutti”. La Lega ha detto o passa il Federalismo o si va al voto. La vostra posizione? “Noi suggeriamo di riesaminare il tutto, fino ad ora non abbiamo visto cose che ci piacciono”. Cosa ne pensa del fatto che il Pdl faccia quadrato attorno al suo leader coinvolto in pesanti vicende giudiziarie? “Avverto nel nostro Paese un senso di forte malessere fra gli elettori di Berlusconi.
Anche se oggi sembra cambiare l’orientamento di molti, c’è anche il senso di una grande amarezza per delle vicende che non dovrebbero sporcare la politica (il riferimento è alla giovane africana Ruby e a tutto quel che ci ruota attorno, ndr). Rutelli ha spiegato anche le motivazioni della mozione di sfiducia al ministro ai Beni Culturali Bondi, ma ha anche detto di essere disposto a ritirarla qualora il coordinatore del Pdl sia disposto a mettere in atto le proposte avanzate dal movimento.
“Il ministro ha messo in coma la cultura italiana, la tutela del territorio, lo spettacolo, la nuova norma che dovrebbe impedire ai privati di investire nel cinema che è stata congelata, una norma moderna e innovatrice. E’ tutto in una crisi profonda. Le nostre cinque proposte sono il ripristino delle risorse per la tutela del territorio culturale, storico e artistico, il ripristino di 200 milioni per il fondo dello spettacolo e la proroga degli incentivi per il cinema, la possibilità di far entrare archeologi, architetti, tecnici in alcune strutture del ministero come le sovrintendenze che non hanno nemmeno personale che ci possa lavorare ed infine un sostegno ai Comuni per favorire le sponsorizzazione dei privati per organizzare mostre ed eventi culturali che oggi la Finanziaria rende impossibile, così mancano i fondi pubblici e quelli privati, insomma una catastrofe che sta portando la cultura fuori dai radar”.
Della riforma Gelmini che ne pensa? “Ci siano astenuti perché abbiamo visto nella riforma alcune caratteristiche positive, di miglioramento nella direzione del merito, ma abbiamo anche visto risorse talmente scarse da non consentirne una reale adozione e un eccesso di barocchismo che richiederanno decine di provvedimenti amministrativi per farla funzionare per cui un testo che potrebbe avere criteri condivisibili ma che in pratica diventa un percorso di guerra nella sua attuazione”.
Nella provincia più leghista d’Italia come pensate che possano andare per voi le elezioni provinciali e amministrative? “Questo lo deve chiedere al nostro coordinatore Dotto che è molto legato al territorio e ha tanti amministratori trevigiani che guardano con interesse alla proposta del nuovo polo e di Alleanza per l’Italia”. Molti amministratori in questo giorni stanno chiudendo i Municipi per protesta, voi a Roma questa protesta la sentite?
“Noi siamo qui proprio per ascoltare sindaci e amministratori. Chi ha fatto come me il sindaco sa che distruggere il sistema delle autonomie significa distruggere i servizi per i cittadini e la civiltà della convivenza, quindi noi pensiamo che la voce di protesta di questi amministratori ci deve vedere tutti mobilitati perché far chiudere i Municipi è un segno di crollo della civiltà italiana e alla fine che paga sono sempre i cittadini che si aspettano di ricevere servizi moderni e più giusti”. Gli amministratori leghisti, però hanno il diktat di non protestare in attesa del Federalismo prossimo venturo.
”Infatti invece di protestare borbottano, ma non mi pare che questo borbottio sia arrivato sufficientemente a Roma tanto è vero che oggi Calderoli ha ricevuto la bocciatura da parte dell’Anci, associazione nazionale Comuni d’Italia, e la nostra proposta, che non è centralista, ma proprio il suo contrario, e credo che le nostre critiche alle maggiori tasse, alla mancanza di autonomia per i Comuni siano sacrosante perché prevedono maggiori trasferimenti da parte dello Stato e minore autonomia, ossia minor efficienza meno trasparenza, minori servizi ai cittadini alla fine. In questo modo si scontentano tutti. Sta nascendo il gruppo dei responsabili, basterà a dare stabilità al Governo? “Non mi pare”.