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20 dicembre 2024

Vittorio Veneto

Paroni a casa nostra. I militanti storici della Lega contro il segretario provinciale

La Lega vittoriese sbatte la porta in faccia alla Lega trevigiana

| Carlo De Bastiani |

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Giancarlo Scottà

VITTORIO VENETO - A Vittorio Veneto la tensione all'interno della Lega è alle stelle dopo le indicazioni di voto arrivate dal segretario provinciale della Lega, Dimitri Coin, che ha chiesto di sostenere il candidato di centrodestra Gianluca Posocco al ballottaggio contro Mirella Balliana del centrosinistra. Una mossa che ha scatenato l'ira dei militanti storici del Carroccio vittoriese.

 

L'ex sindaco ed europarlamentare Giancarlo Scottà non ha usato giri di parole in una dichiarazione rilasciata alla Tribuna di Treviso: "Quando ci siamo incontrati con Dimitri Coin avevamo concordato di lasciare libertà di voto per i due candidati al ballottaggio. All'indomani ci troviamo davanti all'imperativo di votare Posocco. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso".

 

Scottà ha avvertito che se arriverà il commissario della Lega ad imporre il voto per Posocco, "troverà la sede di via Manin chiusa". Un chiaro atto di sfida ai vertici del partito.

 

Anche le dichiarazioni di Thomas Toffoli di Fratelli d'Italia, che prima ha sostenuto Braido e poi ha virato su Posocco, sono finite nel mirino di Scottà: "Per me sono incomprensibili, la coerenza non è di casa tra i dirigenti di alcuni partiti".

 

Diversi esponenti vicini a Balliana hanno attaccato i "giochetti di potere" dei partiti, convinti che "i cittadini che andranno al voto siano in grado di pensare con la loro testa e che si esprimano pensando al bene della città".

 

Una frattura profonda, con i militanti della vecchia guardia leghista che sembrano voler far valere la loro linea autonomista e anti-sistema, sfidando apertamente le direttive arrivate da Treviso. Un braccio di ferro che rischia di indebolire ulteriormente il Carroccio dopo il deludente risultato del primo turno.

 

Coin a suo tempo ha annunciato possibili "espulsioni" per chi non si allineerà, definendole "la prassi" del partito. Ma a Vittorio Veneto i vecchi leghisti sembrano intenzionati a non far passare questa "prassi" così facilmente.

 

Leggi anche:

Braido: "Votate Balliana, è una persona per bene"


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