Festeggia col saluto romano, sindaco ne chiede le dimissioni
"Il brutto gesto, dal quale mi dissocio assolutamente, non l'ho visto in quanto impegnato nella posa per la foto con tutti i presenti a braccia sollevate, in segno di festa, come richiesto dal fotografo"
| Ansa |
SAN STINO DI LIVENZA, VENEZIA - "Festeggiare è legittimo, il saluto romano no": lo dice il segretario del Partito democratico del Veneto, Andrea Martella, riferendosi al saluto romano che avrebbe fatto in segno di vittoria la neo consigliera comunale di centrodestra di San Stino di Livenza (Venezia), Laura Motta. "In favore di telecamera - denuncia l'esponente dem - tende il braccio nel gesto tipicamente fascista, cominciando nel modo peggiore il proprio servizio pubblico". Martella, che ha diffuso foto e video dell'accaduto, rileva "ancora una volta la scarsa attitudine istituzionale della destra". "L'euforia per la vittoria del centrodestra nel comune veneziano non giustifica in alcun modo questo genere di manifestazioni" aggiunge il segretario metropolitano del Partito Democratico Matteo Bellomo. "Mi aspetto che il sindaco prenda le distanze - osserva - e stigmatizzi il comportamento della consigliera". Interpellato dall'ANSA, Giuseppe Canali, il consigliere che ha ottenuto il maggior numero di preferenze nella lista di maggioranza di centrodestra, ha fatto sapere che "si stanno analizzando foto e video incriminati per capire cosa sia successo. Ogni commento al momento appare prematuro".
"Invito la consigliera neo eletta a rassegnare le dimissioni": non usa mezze misure il neo sindaco di centrodestra di San Stino di Livenza Gianluca De Stefani nel condannare il gesto della consigliera della sua coalizione Laura Motta che ieri aveva festeggiato la vittoria facendo il saluto romano. Il primo cittadino "desidera scusarsi con i cittadini ed esprime il più vivo disappunto per l'accaduto". "Il brutto gesto, del quale mi dissocio assolutamente e da me non visto in quanto impegnato nella posa per la foto con tutti i presenti a braccia sollevate, in segno di festa, come richiesto dal fotografo, - prosegue De Stefani - non appartiene alla mia cultura, alla cultura di questo territorio, alla cultura della lista che rappresento ed ai componenti della stessa". Quel gesto, continua, "non appartiene neppure al mio modo di fare politica. Ho ricevuto un mandato popolare importante ed intendo onorarlo, trascorrendo tutti i giorni del mio incarico - conclude - a rispondere esclusivamente ai cittadini".
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