La Fondazione Onda conferisce il "Bollino Azzurro" allo IOV per l'eccellenza nella cura del tumore alla prostata
Premiato anche per l’impegno nell'accessibilità ai servizi, nell'aggiornamento e nella promozione di uno stile di vita salutare e della diagnosi precoce
CASTELFRANCO VENETO / PADOVA - La Fondazione Onda ha premiato l'Istituto Oncologico Veneto (IOV-IRCCS) con il prestigioso "Bollino Azzurro", riconoscimento attribuito agli ospedali che eccellono nella prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione in ambito uro-andrologico, con particolare attenzione al tumore della prostata. L'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è patrocinata dalle principali associazioni italiane di Oncologia, Radioterapia, Urologia e Andrologia, e supportata da Boston Scientific.
Il "Bollino Azzurro" viene assegnato sulla base di criteri medico-scientifici che valutano la qualità dei servizi offerti e la capacità di affrontare il tumore della prostata in modo multidisciplinare. Lo IOV si è distinto per l’approccio integrato che coinvolge urologi, oncologi e radioterapisti, contribuendo a consolidarsi come punto di riferimento per la cura di questa patologia. Il riconoscimento è stato ritirato dal dottor Umberto Basso e dal professor Marco Krengli, rispettivamente responsabili di patologia oncologica urologica e radioterapia.
La dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, Direttore Generale dello IOV, ha sottolineato l'importanza di questo premio, che evidenzia l’impegno verso la qualità dell'assistenza e la centralità del paziente. Il Bollino Azzurro rappresenta una guida per i pazienti e le loro famiglie nella scelta delle strutture ospedaliere per il trattamento del tumore della prostata. Nel 2024, l'equipe multidisciplinare dello IOV ha gestito oltre 1.150 casi clinici, eseguendo più di 300 interventi per tumore maligno alla prostata. Con un tasso di riammissioni molto basso (0,74%), la struttura si è confermata tra le migliori in Veneto e tra le prime in Italia per numero di interventi. Inoltre, l'adozione della tecnica "Fusion Biopsy" ha permesso diagnosi più precise.
L'istituto è stato premiato anche per il suo impegno nell'accessibilità ai servizi, nell'aggiornamento continuo e nella promozione di uno stile di vita salutare e della diagnosi precoce attraverso eventi informativi. In Italia, il tumore alla prostata è una delle neoplasie più comuni negli uomini, con oltre 36.000 nuove diagnosi annuali e circa 564.000 uomini che vivono con una diagnosi pregressa.
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