Fontana: "Se scienza dice di chiudere, Lombardia chiude"
Continua il balletto apri, chiudi, apri, chiudi
Oggi Attilio Fontana (in foto), presidente della Regione Lombardia, in vista della della proclamata apertura del 4 maggio ha dichiarato: "Se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi, staremo chiusi". Sembra quasi una retromarcia rispetto a quanto annunciato i giorni scoris.
"Credo che si sia voluto interpretare in modo malevolo in mio intervento. La condizione ineludibile per parlare di riapertura è il via libera della scienza e degli esperti e di chi sa interpretare l'evoluzione epidemiologica del virus. Se la scienza ci dirà che dobbiamo stare chiusi, staremo chiusi. La riapertura comporterà una serie di cambiamenti sostanziali nei comportanti, dobbiamo farci trovare pronti se l'evoluzione dell'epidemia dovesse andare in senso positivo, se ci fossero le condizioni di riaprire il 4 maggio dovremmo essere pronti. La riapertura non dovrà prescindere dalla salute e dalla sicurezza di cittadini e lavoratori", dice a Mattino Cinque.
"Se non ricordo male, domani c'è la cabina di regia con il governo. Ogni regione deve presentare il proprio progetto e le proprie idee e ci deve essere un confronto. E' la stessa cosa che avviene oggi nel tavolo che ho convocato con tutte le componenti della nostra regione: ascolteremo le esigenze di tutti e faremo la sintesi. Bisogna ragionare sugli interventi che regione e stato dovranno promuovere per favorire la ripresa economica, sono tanti gli argomenti da affrontare", aggiunge.
"Fino ad oggi ho utilizzato l'unico test riconosciuto valido dalla scienza, dall'Istituto superiore" di sanità "e dalla scienza. Non ho intenzione di correre dietro a test che poi sono processati da laboratori che vengono chiusi per truffa", dice facendo riferimento ai test sierologici.