"Forze dell'ordine negli autobus per far rispettare le regole anti contagio"
L'appello del presidente della Mom, Giacomo Colladon, che si dice pronto alla...partenza della scuola ma chiede che in città gli ingressi siano scaglionati tra le otto e le nove.
TREVISO - Diciotto giorni all’inizio del nuovo anno scolastico. Tutto a posto e niente in ordine. La scuola sospesa nel limbo delle indecisioni ministeriali. Dirigenti scolastici lasciati in balìa di se stessi a escogitate distanziamenti e ad lambiccarci per trovare il modo di “controllare” i docenti che dal 1 settembre rientreranno a scuola ma come “sorvegliati speciali”.
E tiene sempre banco la questione trasporti. Al nostro giornale, qualche settimana fa, il presidente della Mom, Giacomo Colladon, aveva già anticipato tutte le novità: capienza all’ottanta per cento; flotta incrementata di trentacinque mezzi per il servizio di trasporto scolastico in tutta la Marca; abbonamenti fino a dicembre, per risparmiare su quota annuale ed evitare di recarsi in biglietteria; scontistica per le sottoscrizioni attraverso l’app. Infine i controlli: a terra, alle fermate degli autobus, con molti più steward antiassembramento a sorvegliare. Ma con qualche problemino che presumibilmente si verificherà e dovrà essere risolto a bordo: chi sanzionerà le infrazioni al protocollo e ai dispositivi di sicurezza?
Mom ha già avvertito che non può spettare ai suoi uomini, già impegnati alla guida dei mezzi. Vero è che l’azienda annovera tra i suoi dipendenti una ventina di “verificatori titoli di viaggio”, più noti come controllori. Colladon però mette le mani avanti: “Il loro compito è di chiedere di esibire il biglietto; se qualche passeggero non indossa la mascherina non è in loro potere di fare proprio un bel nulla. Non ci sono alternative all’intervento delle forze dell’ordine. Magari la polizia locale potrebbe far salire qualche agente a campione negli autobus. Probabilmente basta poco compendere l'antifona”.
Il presidente della Mom si dice fiducioso comunque e senz’altro pronto alla… partenza. “I mezzi in più che servivano sono stati acquisiti dai privati e sono destinati al servizio extra-urbano. Contiamo che gli istituti scolastici di Treviso, serviti dai soli autobus della nostra azienda, possano confermare gli ingressi a scuola scaglionati, tra le otto e le nove”.