"Fotovoltaico sulle colline del Prosecco patrimonio Unesco? Ipotesi agghiacciante"
L'appello del Pd: "Zaia e la sua maggioranza abbiano coraggio e approvino una legge regionale specifica"
VITTORIO VENETO - “Lo ripetiamo da mesi, con il buon senso di chi, nonostante le numerose iniziative di contrarietà rispetto alle scelte regionali, ha visto piano piano stravolgere e consumare il territorio veneto e il suo prezioso paesaggio. Diciamo sì alle rinnovabili su tetti, edifici pubblici, cave, capannoni agricoli e industriali e aree dismesse: questa per noi è una soluzione che permette subito e senza ambiguità di centrare gli obiettivi nazionali sulle fonti di energia rinnovabile, la lotta al caro bollette e all’inquinamento. Ribadiamo invece un secco no al fotovoltaico su suolo agricolo, peraltro promosso non da agricoltori ma per la quasi totalità da società finanziarie create ad hoc. L’idea di vedere le colline patrimonio dell’Unesco ricoperte da pannelli fotovoltaici è semplicemente agghiacciante: Zaia e Caner cosa ne pensano? Noi riteniamo che si debba agire con urgenza e che la proposta di legge regionale per le aree idonee e non idonee all’ubicazione di modulo fotovoltaici a terra sia una grande occasione per concorrere ad un buon lavoro comune in consiglio regionale. Basta solo avere coraggio, così come chiedono Cia e Coldiretti”.
Lo dichiarano congiuntamente Giovanni Zorzi e Matteo Favero, rispettivamente segretario del Partito Democratico Provincia di Treviso e responsabile Ambiente e Agricoltura provinciale. OT