BELLUNO - Resteranno fuori dalle loro case anche la prossima notte, in via precauzionale, le famiglie di Perarolo di Cadore evacuate per il movimento di una grande frana, che origina dal monte Zucco.

Il sindaco, Pierluigi Svaluto Ferro, riferisce che gli ultimi accertamenti tecnici confermano che una parte del corpo franoso è ancora in lento movimento, quindi permane lo stato di allerta per la zona, che sarà rivalutato domani dagli uomini del Genio e della Protezione Civile.

Sono una ventina le persone costrette a trascorre la notte fuori casa, ospitate in hotel e altre strutture ricettive. Si tratta nel complesso di sei nuclei familiari - non otto come riferito stamane - nei quali sono presenti alcuni bambini e due persone anziane con problemi di deambulazione, seguite oggi dal personale sanitario.

La frana, stimata in circa 100mila metri cubi di materiale, ricade interamente nel territorio del comune vicino, Valle di Cadore, ma l'abitato più a rischio è quello di Perarolo, perchè si trova nella direttrice dell'eventuale piano di scivolamento.

Perarolo è un piccolo comune di 400 abitanti, posto a 600 metri di quota, nel punto di confluenza tra il Piave e il Boite.