Frode internazionale: contributo da due milioni con un falso acquisto a Treviso
Impresa slovacca sotto inchiesta grazie alla cooperazione tra Guardia di Finanza e autorità estere
TREVISO - Un'indagine della Guardia di Finanza di Treviso ha smascherato una frode internazionale ai danni dell’Unione Europea. Un’impresa slovacca ha ottenuto indebitamente un contributo a fondo perduto di quasi due milioni di euro simulando l’acquisto di un macchinario prodotto da un’azienda trevigiana, leader nella produzione di impianti per il rivestimento di pannelli e profili.
Secondo le ricostruzioni, il macchinario non era nuovo ma già in possesso della società slovacca dal 2015. L’impresa avrebbe falsificato l’etichetta e la documentazione tecnica per giustificare la richiesta del finanziamento, destinato ufficialmente a investimenti nel settore dei rivestimenti in PVC.
L’amministratore della società slovacca e altri quattro soggetti sono ora indagati dalla Procura Generale di Bratislava per frode ipotecaria, raggiro negli appalti pubblici e violazione degli interessi finanziari dell’Unione Europea.
L’operazione, avviata su richiesta delle autorità slovacche tramite un Ordine Europeo di Indagine, è stata condotta dai finanzieri trevigiani in collaborazione con la Procura di Venezia. Le indagini hanno coinvolto anche dipendenti e agenti di commercio dell’azienda trevigiana, portando alla raccolta di prove decisive per smascherare la truffa.
L’intervento tutela non solo gli interessi economici europei ma anche il “Made in Italy” e le filiere produttive strategiche della provincia di Treviso, fiore all’occhiello dell’industria meccanica italiana.
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