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11 ottobre 2024

Castelfranco

Futuro dell'ospedale di Castelfranco: il giudizio di Maria Gomierato

L'ex-sindaco commenta con rammarico l'assenza dell'ospedale di comunità, servizio atteso da oltre 3 anni.

| Leonardo Sernagiotto |

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ospedale San Giacomo

CASTELFRANCO – Tutto e niente. Questo il lapidario commento di Maria Gomierato alla presentazione del Documento unico di programmazione del Comune di Castelfranco Veneto, in tema di sanità. L’ex-sindaco sottolinea come ancora una volta la maggioranza alla guida della città del Giorgione, nonostante i proclami di garantire “la presenza dei servizi di base” e l’adozione delle “migliori opportunità di insediamento di specialità di caratura più ampia” (come recita il DUP), pecchi su un servizio atteso da circa 3 anni.

Secondo Maria Gomierato, è dal 2019 che Castelfranco attende l’ospedale di comunità: “Si tratta di una struttura per le dimissioni protette di chi non può più restare nei reparti 'per acuti' ma non può rientrare subito a casa, in quanto bisognoso di un 'accompagnamento' e di un accudimento specifico e specializzato. Un 'quasi-ospedale' che è previsto con 30 posti a Castelfranco e che stanno intanto organizzando a Valdobbiadene, nella sede del vecchio ospedale Guicciardi”.

Nell’attesa – continua la consigliera – la lungodegenza non è più attiva all’ospedale San Giacomo, scaricando dunque sulle famiglie situazioni delicati e difficili. Nelle parole di Maria Gomierato, o si realizza l’ospedale di comunità (all’interno del decimo piano del monoblocco), o si ripristina la lungodegenza.

La consigliera si dimostra poi scettica di fronte alle promesse del direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, che preannuncia entro il 2026 l’apertura di 17 nuove ‘case della comunità’, ossia poliambulatori dove opererebbero i medici di base insieme a specialisti di vario tipo. “Per noi – aggiunge Gomierato – viene prima chi è costretto a disagi e sofferenze, prima le famiglie che troppo spesso si caricano sulle spalle ‘la sanità più bella del mondo’”.

Il 2022 si è tuttavia concluso con un segnale di speranza: il 30 dicembre, nell’ultimo Consiglio Comunale, un Ordine del giorno che segnala le difficoltà e i disservizi del San Giacomo e chiede la revisione dei tagli e delle schede regionali è stato approvato da tutti, sindaco e Consiglieri, di maggioranza e di opposizione. “È una grande notizia, è un grande segnale che abbiamo mandato alla Regione in vista della nuova programmazione” conclude Maria Gomierato.

 



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Leonardo Sernagiotto

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