"Gli operai lavorano senza mascherina, hanno paura"
La drammatica testimonianza di un’operatrice sociosanitaria
FOTO immagine di repertorio
MONTEBELLUNA – Francesca è un’operatrice sociosanitaria e in questi gironi di emergenza sanitaria è in prima linea a fare il suo lavoro, per accertare eventuali casi sospetti di Coronavirus. Oggi ha affidato la sua testimonianza ai social, raccontando circostanze che lasciano sconcertati e che danno da riflettere.
“In questo momento sto misurando ogni mattina, dalle 5:30 a fine turno, la temperatura a circa quattrocento operai in entrata in una fabbrica della zona – scrive Francesca -. Entrano con una temperatura inferiore ai 37.5. Certo, meglio di un dito in un occhio. Ma tutti sappiamo che il coronavirus ha un'incubazione in cui si è asintomatici ma si spande patogeno. Inoltre, ci sono i portatori sani. Gli operai lavorano senza mascherina. Non è un'azienda alimentare o farmaceutica”.
“Quando arrivano fa così freddo che il termometro a infrarossi misura temperature comprese fra 34 e 35.5 gradi C. Chi ha 36.5/37 è sottostimato e potrebbe entrare con la febbre? Nel dubbio da ieri ho preteso un termometro ascellare, per una controprova delle misurazioni che non mi convincono. Chi arriva in bici, moto o dopo un lungo percorso a piedi ha la testa così fredda che non si riesce a rilevargli la temperatura e lo devo sedere al caldo per farlo acclimatare”.
Francesca oltre a illustrare le condizioni in cui si sta lavorando, conclude precisando quale sia lo stato d’animo degli operai e fa i suoi auspici: “Hanno paura. Tutti. Tanta. Loro starebbero a casa ma il governo deve prendere decisioni coraggiose. Il mio compagno lavora nella grande distribuzione. Lì è peggio. Turni da 12 ore senza nessuna protezione o norme di prevenzione”. Insomma, mentre da ogni dove viene detto alla popolazione di stare a casa, chi lavora in fabbrica non è esentato e tanto meno tutelato.