Grande apertura del XIII Festival di Serravalle
Intervista ad Ada Marcantonio
VITTORIO VENETO - Anno dopo anno il Festival di Serravalle aumenta di autorevolezza tra gli appuntamenti culturali: la passione costante della presidente "castellana", Ada Marcantonio e dalla direttrice dell'evento, Luisa Baldi, per un progetto sempre più ambizioso ha permesso un cartellone di tutto rispetto.
Ne abbiamo parlato con la presidente, rivolgendo una domanda anche alla direttrice. Insomma, ci sono le premesse per favorire una partecipazione per tutti i gusti.
1. La XIII edizione del festival di Serravalle ha un programma più ricco e ambizioso, rispetto agli anni precedenti: qual è il filo conduttore di questa edizione?
Il Festival di Serravalle con il 2015 si rinnova ed apre il cartellone domani 25 giugno, oltre che al teatro, anche alla musica, al cinema, alla letteratura, all’enogastronomia: vuole diventare una grande manifestazione culturale, un insieme di performance e di incontri, di presentazioni enogastronomiche ed eventi. Il titolo del Festival è “Cultura estate” perché vuole essere il punto centrale intorno al quale aggregare l’anno prossimo il lavoro anche di altre associazioni per presentare da giugno a settembre un caleidoscopio di attività culturali che rendano Vittorio Veneto (o solo Serravalle?) significativo “luogo di cultura” con un programma vario e che attiri anche dal punto di vista turistico. Vedremo la risposta…
2. Quali le novità più significative?
Luisa Baldi, direttrice artistica del Festival: Il Festival si svilupperà in tre weekends dal 25 giugno al 12 luglio 2015 nella cornice del parco del Castrum nella splendida Serravalle di Vittorio Veneto. Un ventaglio variegato che presenta nella sezione teatro attori di rilievo quali Titino Carrara giovedì 25 giugno in La terra della mia anima di Carlotto, regia di Laura Curino, giovedì 2 luglio il duo comico Carlo&Giorgio in Visti da vicino e giovedì 9 luglio la compagnia Bel Teatro in Lo spirito giusto, uno spettacolo omaggio al vino. É da sottolineare il ritorno al Festival di Antonio Salines, grande attore, amico di Vittorio Veneto e testimonial del Festival fin dall’edizione numero zero del 2002.
3. I tempi si sono allungati: per tre settimane consecutive, a partire dal 25 giugno, ci sono quattro eventi a settimana: come si articolano con la varie cadenze?
Giovedì teatro. venerdì cinema, sabato musica e due domeniche di incontri con scrittori più la terza domenica “Serravalle Slow”, un incontro e una “meditazione” sul cibo e sul diverso atteggiamento che si sta evolvendo verso quello che mangiamo, in linea con l’invito di Papa Francesco al rispetto del mondo in cui viviamo.
4. con le immagini si torna ad apprezzare un vittoriese, che tanto ha dato al cinema italiano...
Quando abbiamo incominciato a pensare al cinema, da subito con Walter Dal Cin che ha curato la rassegna abbiamo pensato al grande sceneggiatore vittoriese Rodolfo Sonego ed infatti presentiamo tre suoi film degli anni Cinquanta/inizio Sessanta, poco noti ma molto belli. Il primo in particolare con Alberto Sordi è un vero gioiello. Ci auguriamo che gli appassionati di cinema partecipino numerosi.
5. anche la musica farà la sua parte...
Per questo ci siamo rapportati con la Scuola di Musica Corelli, che ci ha aiutato a concretizzare i due concerti di Pellarin/Lovato e del Dedalo Trio. Mentre il terzo incontro vuole essere un “divertimento musicale” per concludere il Festival in allegria.
6. Bugaro e Covacich sono dei personaggi ormai affermati anche a livello nazionale...
Abbiamo inserito nel Festival due manifestazioni che abbiamo iniziato lo scorso anno: GialloSerravalle domenica 28 giugno che quest’anno presenta “L’ultima generazione del romanzo noir” e che vede la presenza di Veit Heiniken , il ritorno di Roberto Riccardi, il colonnello dell’Arma inventore del personaggio di Rocco Liguori , Matteo Strukul, nonché Umberto Matino con il suo nuovissimo libro. Domenica 5 luglio SerravalleLetteratur@, a cura di Arabella Bertola, raccoglie gli interpreti più significativi di una trasformazione socio-economica traumatica del Veneto e li pone a confronto. Questa nostra manifestazione ha avuto il patrocinio dell’Università Ca’Foscari di Venezia. Abbiamo messo insieme, come dici, alcuni autori a livello nazionale come Covacich, finalista del Premio Strega (e chissà che non arrivi a Vittorio Veneto con l’alloro della vincita !!!), Bugaro e Maino, nonché Paolo Zardi, anche lui candidato al Premio Strega. Avremo come moderatore Alessandro Cinquegrani dell’Universita Ca’ Foscari e come partecipante al dibattito Massimo Rizzante, traduttore di Kundera. Guardare alla storia locale (il Vajont di Righetto, la montagna di Bortoluzzi, il Piave di Maino, la Pordenone di Covacich) porta a ragionare sul destino dell’Occidente (Zardi) e sugli effetti devastanti della crisi (Bugaro) in una prospettiva europea (da cui il dialogo con Massimo Rizzante, traduttore di Kundera e studioso del romanzo europeo). Si tratta della prima volta negli ultimi dieci anni in cui la Nuova narrativa veneta tenta di costituirsi come gruppo coeso e di presentarsi al pubblico con una chiara identità sociale.
7. Che dire del mostro nazionale Antonio Salines e del suo ritorno quasi a "casa"?
Sarà una gioia avere nuovamente con noi Antonio Salines, il nostro testimonial sin dal 2002. Ricordo il grande successo per la sua interpretazione nel 2003 di una straordinaria messa in scena delle Memorie di Adriano e nel 2008 de Il fantasma di Notre Dame. Sarà a Serravalle sabato 11 luglio alle ore 21 (e non 18.30 come indicato sul programma) con un recital di poesie Rapsodia in una notte di vento.
8. La conclusione con cibi e bevande vuol essere un arrivederci simpatico al 2016....
L’ultima domenica 12 luglio, presentiamo Serravalle Slow, a cura di Cristiana Sparvoli e Maria “Lalla” Segat con il patrocinio di Slow Food, per Ritrovare i sapori perduti salvandoli dell’omologazione alimentare. Il mondo del cibo e del vino sta cambiando. Si sta facendo strada un maggior senso di responsabilità, una presa di coscienza, un inno alla salvaguardia e al rispetto. Di questo nuovo sentire Serravalle Slow vuole essere partecipe e vuole prenderlo come progetto per il futuro di Serravalle da declinare nei suoi vari aspetti, culturale e turistico.
pietro.panzarino@oggitreviso.it