Hot Yoga Treviso rimane senza sede e cerca casa
I titolari: “Ora dobbiamo ricominciare”
TREVISO - Si chiama Hot Yoga perché viene praticata in ambienti molto caldi. La disciplina è stata portata a Treviso sei anni fa da Claudia Garcia e Marco Presotto, che hanno scelto il capoluogo della Marca per iniziare la propria avventura, dopo anni di esperienza nel campo. “Abbiamo avviato l’attività a Treviso nel 2017 - racconta Marco, arrivato da Pordenone con la moglie Claudia -. E’ stato faticoso farsi conoscere, ma alla fine ci siamo riusciti. Prima che la pandemia da Covid-19 ci travolgesse e ci costringesse a chiudere”. Marco spiega che, nonostante i 10 mesi di chiusura forzata, e una ripresa non semplice, l’attività è ripartita e i titolari sono riusciti a pagare anche tutti gli arretrati di affitto presso una struttura in cui hanno investito 110mila euro.
“La nostra è una storia tristissima - riferisce il titolare - perché ora che le cose andavano finalmente bene siamo stati sfrattati, e siamo rimasti senza una sede. Cerchiamo un posto dove poter praticare Hot Yoga, lasciando con rammarico i locali in cui abbiamo investito”. Con 200 allievi che frequentano le lezioni, Hot Yoga Treviso è diventata un punto di riferimento per questa disciplina in città. “Abbiamo aiutato molte persone con lo yoga - conclude Marco - a una donna si sono rotte le acque nel nostro studio. E’ una disciplina che fa bene a mente e a corpo e i risultati si vedono nella partecipazione e nella fiducia che in questi anni centinaia di allievi ci hanno dato”.
In foto Marco e Claudia
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