INFLUENZA A, CONTAGIATA CLASSE DEL LICEO IN VIAGGIO STUDIO
Per ora sono due le ragazze che presentano i sintomi. Ma nelle prossime ore il numero potrebbe crescere
Castelfranco – La Terza B del Liceo Giorgione (nella foto) di Castelfranco era partita alla volta di Pegnitz, una cittadina di circa 15mila abitanti nell’Alta Baviera, in Germania, il 24 ottobre, sabato scorso.
Un viaggio studio: il liceo castellano è gemellato con il “Pegnitz Gymnasium”, gli studenti vanno ospiti delle famiglie dei colleghi tedeschi e viceversa. Ed è proprio in casa che le due studentesse che presentano i sintomi da influenza A dovrebbero essere state contagiate.
Il numero è destinato a salire. Domani gli studenti torneranno a casa in corriera. La data di ritorno è quella già prestabilita in precedenza, quindi non si tratta di una partenza anticipata.
Gli studenti del Liceo Giorgione, comunque, dovrebbero portare delle mascherine per evitare di contagiarsi a vicenda. «Si possono contagiare l’uno con l’altro – spiega il preside del Liceo Giorgione, Franco Rebellato -. L’influenza A, infatti, si manifesta solo dopo tre o quattro giorni dal momento in cui si viene contagiati. Per ora solo due ragazze hanno chiari sintomi. Per gli altri staremo a vedere nei prossimi giorni».
«Dal punto di vista scolastico – aggiunge - non verranno prese comunque misure drastiche come la chiusura della scuola, si valuterà l’evolversi del caso e si deciderà come comportarsi.
Alla chiusura della scuola si arriva solo se ci sono casi diffusissimi. A chi presenterà sintomi sospetti verrà richiesto di rimanere a casa finché non sarà guarito. Terremo monitorata la situazione ed abbiamo già istruito i ragazzi sulle misure precauzionali».
I ragazzi della classe coinvolta sono 23. «Forse – dice ancora Rebellato -, può aver inciso anche lo sbalzo termico. Prima c’era freddo e adesso anche in Germania, nella zona dove sono, fa molto caldo. Ho sentito poco fa la professoressa che gli accompagna. Domani mattina alle 7,30 partiranno come da programma. La corriera è partita oggi per andare a riprenderli».
Matteo Ceron