Istituto Diocesano di musica sacra e collegio PioX insieme per un nuovo polo della formazione musicale
Nuova organizzazione dell’offerta formativa musicale a Treviso e in Diocesi
| Isabella Loschi |
TREVISO - Con l’inizio del nuovo anno scolastico, si apre anche una nuova organizzazione dell’offerta formativa musicale a Treviso e in Diocesi. Da oltre una decina di anni, la Fondazione Omc del Collegio Pio X raccoglie sotto il suo “ombrello” l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di via San Nicolò a Treviso e il dipartimento musicale del Collegio in Borgo Cavour.
La chiusura dei corsi musicali del Collegio durante la pandemia è stata un’occasione di riflessione e di riorganizzazione che ha portato a coordinare e dare ordine alla varietà delle proposte.
Il Collegio Pio X, infatti, non gestirà più direttamente i corsi di musica interni alla scuola. Questo non significa che non ci sarà più l’offerta musicale proposta internamente ai bambini, ragazzi e giovani. Anzi, sarà addirittura potenziata e allargata, ma con un unico polo di riferimento, che ora sarà l’Istituto Diocesano di Musica Sacra. “Questa situazione che ho trovato – ci dice monsignor Bonomo, rettore del Collegio Pio X – che forse avrà avuto un senso inizialmente, era però divenuta ingestibile. Avere due scuole di musica a Treviso della stessa Fondazione era una questione da affrontare e risolvere”. L’obiettivo di questa nuova ripartenza è anche potenziare la vocazione primaria dell’Istituto di Musica Sacra, che intende favorire una competenza musicale, liturgica e pastorale ai ministri della musica nella liturgia, oltre che promuovere la conoscenza e la divulgazione del patrimonio della musica sacra antica e contemporanea in dialogo con le istituzioni musicali presenti nel territorio della Diocesi come, per esempio, il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto.
La storia dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Treviso, già Scuola Ceciliana, proviene da un lungo cammino di riscoperta e studio della musica sacra antica maturato lungo tutto l’ottocento e sfociato nel motu proprio di Pio X del 1903, attuato poi dalle scelte diocesane del Vescovo Longhin e di mons. D’Alessi che guidò l’Istituto fino al 1964. Dopo il Concilio Vaticano II la scuola venne riaperta da don Giovanni Zanatta che impresse notevole sviluppo alle attività didattiche, acquistò numerosi strumenti e, nel 1974, avviò la costituzione di un fondo bibliotecario. Nel corso di questi 94 anni di attività l’Istituto ha visto docenti e allievi di fama indiscussa, pensiamo a Ireneo Fuser, Bruno Pasut e Luigi Celeghin per citarne alcuni.
La riorganizzazione di questa preziosa istituzione, permetterà all’Istituto di tornare ad essere punto di riferimento per la cultura musicale in città e in Diocesi. OT