L’ASCOM HA VOTATO, MA LA GUERRA NON FINISCE
Rieletto il presidente Gino Bolzon, fuori Gianfranco Giovine che annuncia battaglia sulla raccolta delle deleghe
Castelfranco – Si è votato, anche se da più parti si è levata a gran voce la richiesta di sospendere tutto e di riconvocare le elezioni nel momento in cui fossero state chiarite tutte le beghe emerse nel corso dell’ultima settimana.
Le più significative riguardano i dubbi sollevati dall’ex vicepresidente Gianfranco Giovine sui compensi al direttore generale dell’Ascom e l’aver raccolto deleghe in maniera scorretta, all’esterno della sede associativa.
Alla fine, comunque, Gino Bolzon, presidente uscente ha avuto la meglio su Giovine, il quale rimarrà fuori del direttivo, dato che è stato il dodicesimo più votato ed il consiglio è formato da undici persone. Ecco i nomi degli eletti: Gino Bolzon, Pierluigi Sartorello, Iginio Marcon, Luigino Bonato, Gianni Tartaggia, Franca De Santi, Umberto Targhetta, Luigino Simeoni, Vittorio Parolin, Oscar Sbrissa (gli ultimi tre dalla parte di Giovine).
Ieri si è votato nonostante tutto, ma probabilmente la guerra non è ancora finita. Gianfranco Giovine è intenzionato a rivolgersi alle autorità per fare chiarezza su tutto quanto è emerso in questi ultime, convulse, giornate che hanno preceduto il voto.
«Il presidente Bolzon ha deciso di annullare sei deleghe – afferma Gianfranco Giovine – e quindi ha ammesso pubblicamente la scorrettezza, ma chissà quante altre deleghe sono state raccolte in quel modo».
«L’assemblea è stata assolutamente boicottata dal presidente – dice ancora Giovine – che ha detto di essere sovrano e di poter decidere. Noi abbiamo presentato una memoria scritta, ma ora saranno le autorità competenti a decidere. Valuteremo se andare in Procura o dai Carabinieri».