30/01/2025velature sparse

31/01/2025pioggia debole

01/02/2025pioggia e schiarite

30 gennaio 2025

Valdobbiadene Pieve di Soligo

L'ALTRA BOMBETTA

Tra le curiosità dell'Artigianato Vivo di Cison

| Carlo De Bastiani |

immagine dell'autore

| Carlo De Bastiani |

L'ALTRA BOMBETTA

CISON – C’è chi manca la qualificazione alle Olimpiadi per una frazione di secondo, chi per un infortunio, chi per qualche aiutino illecito. Massimo Zanta (in foto), a Londra, non c’è arrivato per colpa…del Parmigiano Reggiano. Lui, d’altra parte, non è un atleta, ma il titolare di una galleria d’arte di Treviso. Il suo obiettivo non erano i 100 metri piani, ma lo spazio espositivo del Coni a Casa Italia. Per il quale aveva immaginato un’installazione a cinque cerchi. Anzi, a cinque forme di grana.

Cosa prevedeva la vostra opera d’arte?

Grazie all’aiuto di 23 artisti italiani, avevamo concepito “L’altra bombetta”, un’opera composta di 23 tipiche bombette inglesi, ciascuna decorata in omaggio a una disciplina olimpica. Era un omaggio a Dorando Pietri, squalificato a Londra 1908 ma ugualmente premiato dalla regina Alessandra. Pietri lavorava in un cappellificio a Carpi.

E il Parmigiano Reggiano cosa c’entra?

Alla base dell’installazione, avremmo messo cinque forme di Parmigiano per comporre un logo simile a quello delle Olimpiadi. Poteva essere anche un modo per tornare a parlare del terremoto dell’Emilia, e incentivare l’acquisto del formaggio dalle popolazioni vittime del sisma.

Il progetto, invece, è stato bocciato dal Coni. Come mai?

Ragioni di sponsor. Pare che a Casa Italia un importante marchio del fast food abbia un contratto in esclusiva per quanto riguarda il mondo alimentare a 360 gradi. Anche se avremmo messo forme di grana in plastica, sarebbe stata, secondo loro, una forma di “concorrenza”. Peccato, potevamo premiare il made in Italy. Invece, a causa del contratto tra il Coni e la catena di fast food, siamo stati esclusi da Casa Italia.

Avete comunque ripresentato l’opera all’Artigianato Vivo di Cison, anche se con qualche cambiamento.

Sì, abbiamo sostituito le forme di grana alla base con un piedistallo di metallo. Abbiamo aggiunto una sedia foderata della Union Jack, la bandiera della Gran Bretagna. Immaginiamo che domenica, durante la cerimonia di chiusura, la regina Elisabetta si calerà dall’elicottero proprio sulla nostra sedia. Nel nostro piccolo, a Cison, domenica faremo anche noi una cerimonia di chiusura.

La vostra installazione ricorda moltissimo il braciere olimpico. Solo un caso?

L’avevamo concepita un anno fa, quindi è pura casualità. Siamo stati preveggenti. Una delle bombette ha un neon che ricorda addirittura la fiamma olimpica. Chi vede l’installazione ce lo fa notare subito, ma è stata una sorpresa anche per noi vedere un braciere così simile alla nostra opera.

Cosa volete trasmettere con “L’altra bombetta”?

Ogni opera che presento nella mia galleria, grazie al lavoro di un’ottantina di artisti, dev’essere un mattone per costruire un futuro migliore. Vogliamo avvicinare l’arte alla gente comune, renderla comprensibile, e attraverso di essa lasciare un messaggio di speranza alle nuove generazioni. Sono un utopista, lo so.

E non importa se “L’altra bombetta” non è mai arrivata a Londra. I cortili dell’Artigianato Vivo sono sicuramente più belli di Casa Italia.

 

 



foto dell'autore

Carlo De Bastiani

Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo
Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×