Laura Puppato e Antonio Silvio Calò candidati alle europee
Le loro risposte a Oggitreviso.
TREVISO – Ieri mattina nella sede provinciale del PD sono stati presentati dal segretario Giovanni Zorzi e dal responsabile della comunicazione Roberto Grigoletto, i due candidati alle elezioni europee, Laura Puppato, senatrice nella scorsa legislatura e il prof. Antonio Silvio Calò, noto alla cronaca nazionale, per aver accolto nella sua famiglia 6 migranti.
All’interno della necessità per l’Europa di dover rivedere complessivamente la sua politica, per renderla più vicina alle esigenze di questa nostra società, i due candidati hanno risposto al nostro giornale, ciascuno sul proprio cavallo di battaglia: Puppato sulle nuove esigenze legate all’ambiente e Calò sulla propria esperienza di capofamiglia, che si è fatto carico di sei emigranti inseriti nella propria famiglia.
Ecco le loro risposte:
Puppato: Per L'ambiente si intende tutto ossia il peso delle materie prime, dei fossili, che devono rimanere dove sono, anche in ragione dell’impatto ambientale, per i cambiamenti climatici. Bisogna collaborare su questi temi fondamentali: ossia bisogna garantire il tema della biodiversità dell’acqua, dell'aria e della terra. Noi non abbiamo un pianeta bio, lo sta dicendo da diverse giorni molto efficacemente Greta Thunberg, la giovane svedese, che in Italia è riuscito a galvanizzare migliai di giovani con il suo progetto.
Noi abbiamo bisogno di politiche che guidino a livello europeo, rispetto al resto del mondo, la grande sfida dell'ambiente.
Dunque tutte le persone che vivono in questa Europa, in questa Italia hanno bisogno di concepire una visione comune, di traino per la qualità ambientale, ma anche per la civiltà., per i diritti, per i valori che le persone hanno assunto.
Insomma l'Europa che va accresciuta e non diminuita.
Dobbiamo ricordare i 4 milioni di giovani, che si muovono con l'Erasmus, che dovranno diventare 12 milioni, nei nostri programmi, proprio per accrescere culturalmente e vincere le sfide culturali dell'innovazione e della la ricerca.
Il prof. Calò: Diciamo la verità su quello che è stato fatto sugli emigranti: è un passo in avanti però bisogna avere il coraggio di continuare a dare le risposte corrette sulla base della esperienza vissuta nella mia famiglia, che ha accolto sei migranti.
Secondo la mia proposta ogni Comune fino a 5000 abitanti dovrebbe garantire una vita dignitosa ad almeno sei persone. Questo rapporto si dovrebbe moltiplicare nei comuni fino a 10.000 abitanti con 12 persone, fino a 15.000 abitanti con 15 persone…
Se tale criterio fosse spalmato in tutta Italia e Europa il problema migrazioni verrebbe rivisto e corretto in modo costruttivo.
Questa è la verità: l'Afric vive una fase di crescita straordinaria e fra cinquant'anni potrebbe raddoppiare la propria popolazione.
L'Africa sta subendo continuamente una forma di sfruttamento economico, che l'ha portata a disuguaglianze enormi, in una situazione di grave pericolo per tutti.
Inoltre la crisi del clima sicuramente sposterà centinaia di migliaia di persone.
Né possiamo dimenticare che l'emigrazione verso l'Europa è la minore emigrazione attuale, rispetto a tutto quello che avviene nel mondo.
Pensiamo alle popolazioni che hanno lasciato la Siria e basta pensare a quello che sta avvenendo in Venezuela, da dove fuggono verso la Colombia.
Bisogna avere il coraggio di dare delle risposte: la proposta sulla base della mia esperienza è concreta: sicuramente se fosse adottata, il problema migrazioni verrebbe ridotto in una prospettiva costruttiva e utile per tutti.