Lavori lungo la provinciale: chiuso il Passo san Boldo
Sospensione totale della circolazione fino a venerdì 11 ottobre: la chiusura al traffico è fissata dal lunedì al venerdì (sabato e domenica esclusi), dalle 8 alle 18, sino al termine delle opere
CISON DI VALMARINO - Proseguono i lavori di messa in sicurezza del Passo san Boldo lungo la provinciale 635: l’intervento, finanziato dal Ministero e con fondi della Provincia insieme a quello da poco concluso sulla Provinciale 4 a Cison di Valmarino per un valore complessivo di 745.860 euro, consente di mitigare il rischio di caduta massi grazie alla posa di barriere paramassi ad alta energia a cura di tecnici specializzati, in un contesto particolarmente delicato e impervio.
CISON DI VALMARINO - L’area del cantiere, infatti, si trova 100 metri sopra la strada provinciale: per realizzare le lavorazioni, infatti, i professionisti della ditta esecutrice Alta quota srl, di Cavalese (TN), accedono e si muovono sulla parete rocciosa esclusivamente attraverso l’utilizzo di corde fisse. Il trasporto del materiale in quota è avvenuto mediate l'utilizzo dell'elicottero con stoccaggio in piazzole temporanee, mentre tutte le lavorazioni, ovvero le perforazioni degli ancoraggi e le iniezioni degli stessi, i disgaggi e i consolidamenti di volumi instabili incombenti sul cantiere, avvengono con movimentazione manuale dei macchinari lungo il fronte sub-verticale, grazie ad operatori su fune altamente specializzati.
Visto l’alto rischio di caduta di materiale roccioso dalla parete interessata dai lavori, e considerato il maltempo degli ultimi giorni, che non ha permesso il regolare svolgimento delle attività, è stata disposta un’ordinanza di sospensione totale della circolazione nella strada sottostante fino a venerdì 11 ottobre: la chiusura al traffico è fissata dal lunedì al venerdì (sabato e domenica esclusi), dalle 8 alle 18, fino al termine delle opere. L’apposita segnaletica è stata posizionata in corrispondenza del semaforo presente al Passo San Boldo e subito a monte dell'Osteria al Babau. Specifici cartelli di preavviso, con indicazioni su orari e tempistiche del cantiere, sono predisposti anche nella vallata lungo la provinciale 4 proveniente da Follina, la 635 proveniente da Tarzo, la 35 proveniente da Revine Lago e Vittorio Veneto, oltre che nella frazione di Trichiana, nel Bellunese.
“Le modifiche temporanee al traffico nelle aree di cantiere possono rappresentare dei piccoli disagi, ma purtroppo l’emergenza maltempo che si è abbattuta negli scorsi giorni ha fatto inevitabilmente slittare di qualche giorno la riapertura – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso -. Voglio però evidenziare come si tratti di un intervento particolarmente delicato: la squadra del Settore Viabilità della Provincia e la ditta esecutrice stanno svolgendo un lavoro incredibile, i tecnici rocciatori operano a un’elevata altezza dal suolo e stanno procedendo spediti. La priorità per noi è sempre la stessa, ovvero la tutela dei cittadini e dell’incolumità pubblica. A tal proposito, invito tutti alla massima prudenza, a non avvicinarsi e a rispettare la segnaletica che preclude l’accesso all’area del cantiere. Grazie a quest’opera, riusciremo a riqualificare un’altra zona ad alto rischio caduta massi, consentendo alla comunità, a guidatori, ciclisti, pedoni e turisti di spostarsi con maggiore sicurezza”.
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