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26 novembre 2024

Castelfranco

Dopo un restauro durato 7 anni riapre al pubblico l’ala ottocentesca del Museo Canova a Possagno

Tutte le opere, trasferite altrove per il cantiere, sono tornate in gypsotheca e dal 1 dicembre sarà possibile ammirarle

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

gypsotheca

POSSAGNO - A partire dal 1 dicembre 2024, il Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno riaprirà al pubblico una delle sue sezioni più affascinanti, l’Ala Ottocentesca, dopo sette anni di lavori di restauro e conservazione. L’Ala, che ospita i modelli in gesso di alcune delle opere più celebri di Antonio Canova, torna ad accogliere i visitatori in tutta la sua magnificenza, grazie a interventi che hanno interessato sia il consolidamento strutturale che l’aggiornamento dell’impianto illuminotecnico. Il progetto di restauro, realizzato dal Comune di Possagno in collaborazione con il Museo e finanziato dal Fondo Cultura del Ministero della Cultura, ha visto il miglioramento sismico della seconda e terza campata dell’Ala Ottocentesca, una struttura progettata dall’architetto Francesco Lazzari tra il 1831 e il 1836. Un aspetto importante dei lavori è stato l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione, che permetterà di ammirare i modelli in gesso con una resa migliore, esaltando la bellezza dei capolavori creati dal celebre scultore neoclassico.

 

Oltre agli interventi fisici sull’edificio, è stato completato anche il progetto di digitalizzazione dell’intero patrimonio del Museo. Grazie a tecnologie innovative, il pubblico avrà ora accesso a un nuovo tour virtuale che consente di esplorare il complesso architettonico di Canova in modo digitale. Il Museo, che comprende la Casa natale di Canova, la Gypsotheca, l’Ala Gemin, la biblioteca, il giardino e il parco, si presenta così in una nuova veste, pronta a restituire la sua completa fruibilità. La Gypsotheca di Possagno è infatti la più grande d’Europa e, con questa riapertura, il pubblico avrà la possibilità di ammirare non solo le sculture in gesso ma anche bassorilievi e altre opere che erano stati temporaneamente rimossi durante i lavori di restauro del 2018.

 

Il sindaco di Possagno, Valerio Favero, ha sottolineato l’importanza di questo intervento, ribadendo il profondo legame tra Canova e il suo paese natale. "Canova ha voluto lasciare un immenso tesoro ai suoi concittadini, e questo intervento ci permette di restituire il suo patrimonio nella sua interezza, tutelato e reso fruibile in sicurezza", ha affermato Favero. Massimo Zanetti, presidente della Fondazione Canova ONLUS, ha espresso la sua soddisfazione per la riapertura dell’Ala Ottocentesca, sottolineando come i lavori di restauro e valorizzazione conferiscano nuova vita alle opere del grande maestro. Anche Moira Mascotto, direttrice del Museo, ha evidenziato il valore culturale di questo progetto, che segna una tappa importante nella conservazione e promozione dell’arte neoclassica. Tra i capolavori che i visitatori potranno ammirare ci sono opere iconiche come Napoleone come Marte Pacificatore (1806), un’imponente statua di Napoleone Bonaparte in veste di dio greco Marte, e Ercole e Lica (1795-1796), una delle prime statue colossali di Canova, che si distingue per la tensione emotiva dei personaggi scolpiti. Altri capolavori includono Le Grazie (1813) e Amore e Psiche (1800), due delle opere più celebri della collezione, simbolo di amore e passione.
 


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