Legge elettorale, l'intesa Renzi-Grillo scricchiola
| Isabella Loschi |
L'aula di Montecitorio ha respinto le tre pregiudiziali di costituzionalità sulla legge elettorale. I voti a favore delle pregiudiziali sono stati 182, i contrari 310. Il voto è stato a scrutinio segreto su richiesta di Mdp, Ap e Fdi.
Ci sono stati "100 franchi tiratori" nel voto delle pregiudiziali. Lo ha detto il capogruppo Pd, Ettore Rosato, all'assemblea del gruppo specificando che i dem sono stati compatti nella votazione. "I 5 Stelle hanno confermato di voler votare in aula gli emendamenti sulle preferenze e sul voto disgiunto. Noi del Pd voteremo contro" dice poi Rosato.
M5S - "Il testo di legge che uscirà dal voto degli emendamenti di questi giorni sarà ratificato dai nostri iscritti con una consultazione online che si terrà prima del voto finale del provvedimento, che dovrebbe essere previsto lunedì, nei giorni di sabato e domenica". Si legge nel blog di Beppe Grillo che, in un tweet ha scritto: "M5S vuole legge elettorale e voto".
In caso di voto contrario degli iscritti l'accordo col Pd è destinato a saltare? "Mi pare ovvio..." dice poi all'AdnKronos Roberto Fico, capogruppo M5S a Montecitorio. Alla domanda se la nuova consultazione degli iscritti sia stata richiesta dai parlamentari, il deputato risponde: "Fa parte del percorso".
RENZI - "I grillini cambiano idea sulla legge elettorale che loro stessi hanno voluto e votato. Sono passati due giorni e già hanno cambiato posizione? Due giorni!" scrive Matteo Renzi su Instagram.
"I commentatori che ti accusavano di voler fare tutto da solo oggi ti accusano di fare gli inciuci. Non commentano ciò che tu dici ma ciò che loro vogliono che tu dica. Verrebbe voglia di arrabbiarsi", aggiunge il segretario del Pd.
PD - Intanto l'area Orlando mette le mani avanti sulla durante la riunione del gruppo. "Le regole devono valere per tutti. Lealtà da parte nostra se i 4 contraenti rispettano i patti", il senso degli interventi degli orlandiani. Se M5S non ritira i suoi emendamenti, salta l'accordo e "per noi - si spiega - non c'è più vincolo di maggioranza Pd".
Il Pd sarebbe comunque disponibile ad accogliere la richiesta dei 5 Stelle per il voto finale il prossimo lunedì. E' quanto emerge dalla riunione del gruppo dem.