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04 ottobre 2024

Politica

L'INDISCRETO - Un nuovo reato in Italia: apologia dell'antifascismo

E' andato in scena alla Scala, nel Natale di Sant'Ambrogio: identificato il responsabile, reo confesso. Ho detto ad altra voce: "Viva l'Italia antifascista"

| Roberto Grigoletto |

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L'INDISCRETO - Un nuovo reato in Italia: apologia dell'antifascismo

ITALIA - Marco Vizzardelli, sessantacinque anni, melomane: schedato dalla Digos di Milano. Ha "gridato" in teatro che l'Italia è per Costituzione una Repubblica anti fascista. All’inizio della liturgia del Natale di Sant’Ambrogio, celebrata nel tempio della Scala dal “Don Carlo” di Verdi, è sbottato mentre risuonavano le ultime note dell’inno nazionale: “Viva l'Italia antifascista".

Apriti cielo. Un tipo (pare un ministro) che nel santuario della lirica ci passava per caso, gli ha risposto per le rime: “Chi sbraita qui ha problemi”. Rimbeccata dell’interessato: “Non ho gridato, l’ho detto ad alta voce”. E neanche troppo, a quanto pare. “Non l’ho sentito”, ha assicurato benevolo Ignazio La Russa, Presidente del Senato e presumibile destinatario del messaggio: “La seconda carica dello Stato tiene in casa il busto di Mussolini”.

Non è bastato a far da contrappeso, sul palco istituzionale, la eloquente presenza della senatrice a vita Liliana Segre. Al termine del primo atto Vizzardelli è stato identificato e ha abbandonato il suo posto in platea. In attesa di giudizio per un reato al contrario. O, se si vuole, per non aver commesso il fatto. In Italia a essere condannata è l’apologia del fascismo. Hai visto mai che alla Scala abbiano frainteso e capito una cosa per l’altra: “Viva l’Italia fascista”.

Dubbi non possono essercene invece su quanto accaduto in una sala cinematografica di Spilimbergo, in Friuli, dove alla proiezione del film: “Il comandante” un gruppo di figuranti nostalgici ha occupato le prime file con addosso le divise delle SS. Prontamente identificati dalla Digos: qui invece il reato ci sta tutto. Ma a queste latitudini politiche…

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