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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

L'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE...

...tra gestacci, mugugni, e dubbi di legittimità

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L'ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE...

Vittorio Veneto - ...Quer pasticciaccio brutto dell’ultimo consiglio comunale vittoriese (scusate il romanesco, ma m’è venuto spontaneo citare Gadda, che pure era milanese…) non sarà ricordato per le parole del sindaco uscente Giancarlo Scottà, che di parole – iera sera (almeno durante la discussione dei più importanti punti all’ordine del giorno) – non ne ha pronunciata neppure una limitandosi a compiere dei gesti spazientiti durante gli interventi del consigliere Adriana Costantini.

Costantini, insieme al collega Garoffolo e Tonon (che peraltro ha abbandonato – incazzato - la seduta dopo cinque minuti dall’inizio, accusando il presidente Antiga di avergli negato la parola), ieri sera ha messo in discussione il fatto che il consiglio comunale vittoriese sia stato convocato – contro le disposizioni di legge – nei 40 giorni precedenti le elezioni. Secondo Costantini la convocazione (straordinaria) del consiglio era “opportuna, ma non improrogabile” come richiederebbe la norma legislativa.

Inoltre, per il consigliere del Gruppo Sinistra Democratica (candidata sindaco alle prossime amministrative per i Comunisti Italiani e l?Italia dei Valori) il punto in discussione (la cessione di un’area comunale all’Usl 7 per la realizzazione di un Hospice per malati terminali), poteva essere interpretato dagli elettori in senso propagandistico. “Puntualmente – ha dichiarato Coostantini (a latere del consiglio) - nella propaganda elettorale del candidato Gianantonio Da Re e liste connesse, è arrivata fresca fresca nelle case (ancora prima del consiglio comunale), la promessa  che “loro”  faranno l’Hospice. Invece il merito della struttura va all’Usl, non certo a una o all’altra parte politica. Chi si arroga un merito simile – ha sottolineato Adriana Costantini riferendosi a Da Re – è come la cornacchia di Fedro che si adornò delle piume del pavone…e che per questo, però, fu cacciata a beccate”.


Di fronte alla (sottile) polemica, il candidato sindaco Gianantonio Da Re ha dichiarato di non voler arrogarsi nessun merito ma che all’hospice vittoriese si è arrivati anche grazie al suo interessamento presso l’Usl e presso gli organismi regionali competenti. Tesi ribadita da Antiga, presidente del consiglio comunale, che ha detto come l’idea di creare un hospice a Vittorio Veneto fosse emersa durante la Conferenza dei sindaci.


Dell’hospice tratteremo in un articolo ad hoc, qui evidenziamo che il dibattito ha avuto dei tonfi di stile quando – appunto – il sindaco Scottà, anziché replicare a Costantini, si è alzato, ha fatto dei gest(acc)i spazientiti ed è uscito dall’aula quasi sbattendo la porta e anche quando il consigliere Toffoli ha preso la parola per tentare un piccolo, estemporaneo (e per lo più inascoltato) “comizio”, per il quale è stato pure richiamato dal presidente Antiga.

EDR

 


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