Il manager italiano a Mosca: "Ma quale dittatura, qui si vive benissimo"
"Putin vuole il bene del paese, io lo voterò senz'altro"
MONDO - "Mi chiamo Fabio, sono di Roma e vivo a Mosca da nove anni, dove faccio il direttore marketing e relazioni internazionali della holding di una banca. Ho una moglie russa da 5 anni e una bambina, e non mi muovo da qua: a Mosca si sta benissimo, e Putin tiene davvero a questo Paese". A dirlo all'AdnKronos, da Mosca, è il manager Fabio De Luca che racconta la vita nella capitale, smentendo molti di quelli che, a suo avviso, sono luoghi comuni distanti dalla realtà.
"Ma quale dittatura! -sbotta De Luca- I media italiani comunicano una realtà che non corrisponde assolutamente a verità. Qui la vita scorre tranquillamente, si può fare tutto, la vita costa meno. I riscaldamenti funzionano ancora", ironizza. E Putin? "E' una persona che si occupa del suo Paese, e qui è molto amato -spiega- Certo, ha i suoi detrattori. Ma è stato eletto, non si è eletto da solo. E l'80% delle persone lo rivoterebbe, ve lo assicuro". E lei? "Io ho preso la cittadinanza un mese fa, fresca fresca: lo voterò senz'altro".
Lo scoppio della guerra "non ci ha colto di sorpresa -spiega il manager romano-, che osserva: "Nessuno, da parte dell'Europa e dell'America, ha dato garanzie sulla posizione della Nato in Ucraina, per cui alla Russia, dopo 15 anni di dialogo, non è rimasta altra scelta per creare delle condizioni di sicurezza. Putin non poteva aspettare di più, è stata per lui una scelta obbligata". Se la guerra si facesse più vicina "ci si può spostare verso est, verso la Cina, dove c'è più tranquillità. La Russia è grande". E conclude: "Cosa direi a Zelensky? Di lasciare in pace l'Ucraina. Ci sono filmati, reportage, che in Italia non vengono mostrati, che fanno vedere cosa fa l'esercito ucraino ai suoi civili. Ceda alle richieste della Russia, neutralità e niente Nato, e questo riporterà la pace istantaneamente".