Castelfranco – I lavori sono stati sospesi la settimana scorsa. Inutile proseguire se non c’è la garanzia di avere la disponibilità dei fondi necessari per portare a compimento l’opera. A venire meno sono stati i soldi che sarebbero dovuti arrivare da Fondazione Cassamarca, che com’è noto sta vivendo un periodo di particolare crisi.

Quindi tutto bloccato, forse i lavori potrebbero riprendere in futuro grazie a finanziamenti ministeriali o europei, per i quali la Parrocchia di San Liberale si sta muovendo. Quindi la strada per il completamento di “Opera del Duomo”, il museo ed auditorium (da 400 posti) che sta per essere realizzato dentro le mura, sembra tutta in salita.

«Siamo stati costretti ad arrestare i lavori – spiega monsignor Lino Cusinato, parroco del Duomo -. Fondazione Cassamarca ha bloccato il suo sostegno al progetto e senza i finanziamenti non possiamo andare avanti. Si rimane fermi. C’è stata elargita parte degli 1,5 milioni di euro promessi inizialmente, poi era in programma che ci fosse un sostegno ulteriore, ma per via delle difficoltà in cui si trovano il finanziamento è stato bloccato». «Intanto si rimane fermi – afferma sempre il parroco -, poi vedremo nella seconda metà dell’anno se si riuscirà in qualche modo a trovare altre sovvenzioni. Ci siamo già attivati per chiedere dei fondi ministeriali ed europei, ma ovviamente ci vorrà del tempo prima di averne la disponibilità».

Per fare in modo che il progetto non cada nell’oblio, un gruppo di giovani ha creato un’associazione che si pone l’obbiettivo di sensibilizzare istituzioni e mondo imprenditoriale. Si chiama Agod, Associazione Giovani per l’Opera del Duomo. Si pone l’obbiettivo di sensibilizzare istituzioni ed imprenditori affinché non facciano cadere nell’oblio il progetto. La costituzione di Agod è avvenuta il 27 aprile scorso, giorno di San Liberale. Presidente è Maria Chiara Pellizzari, 23 anni, laureanda in giurisprudenza alla Bocconi di Milano.

«Venuti a conoscenza delle momentanee difficoltà economiche per la prosecuzione dell’opera – afferma -, abbiamo deciso di formare questa associazione che nessun altro scopo ha, se non quello di fungere da coscienza e da stimolo per le istituzioni preposte (Comune, Provincia, Regione, Ministero dei Beni culturali), nonché per qualsiasi privato cittadino e imprenditore sensibile, affinché facciano giustamente la loro parte. In quest’ottica abbiamo già ipotizzato alcune iniziative, quali concerti a favore dell’Opera che raccolgano consensi intorno alla stessa, nonché incontri con esponenti del mondo dell’arte e della cultura, in grado di approfondire l’importanza di questa tipologia di opere in questo straordinario, particolare, delicatissimo momento storico».