Mascherine di Oderzo: "Quanto sono costate? E che fine faranno?"
Interrogazione in regione da parte del consigliere dem Andrea Zanoni
| Angelo Giordano |
ODERZO - “Avere a disposizione 1,7 milioni di mascherine e lasciarle abbandonate per mesi è un fatto gravissimo e chi denuncia non può essere accusato di fare speculazione elettorale.
La Guardia di finanza verificherà se ci sono danni erariali, ma vogliamo capire perché tutto quel materiale, portato dalla Protezione civile e destinato ai 22 Comuni della Sinistra Piave non è mai stato ritirato, quanto è costato e che fine farà, visto che alcuni imballaggi sono stati danneggiati dalla pioggia e la sicurezza dei dispositivi non può più essere garantita”.
Sono le domande, riguardanti il caso delle mascherine accatastate da dicembre al Foro Boario di Oderzo, contenute in un’interrogazione presentata dal consigliere del PD Veneto Andrea Zanoni, firmata anche dalle colleghe Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità e Francesca Zottis, vicepresidente del Consiglio regionale, rivolta all’assessore Gianpaolo Bottacin.
“Sappiamo che la Finanza è stata in Comune a Oderzo, ha parlato anche con la locale Protezione civile e accerterà le responsabilità. Al momento l’unica certezza è il grande spreco di risorse pubbliche: è stato prodotto un enorme quantitativo di pezzi rimasti inutilizzati, sono stati impiegati mezzi e personale per consegnarli e ne serviranno ancora per portarli via e per smaltirli, auspicando che il materiale sia riciclabile, altrimenti al danno si aggiungerebbe la beffa.
Il fatto di avere improvvisamente a disposizione mascherine in abbondanza non è un buon motivo per lasciarne marcire centinaia di migliaia, che qualcuno ha comunque pagato e destinate ai cittadini: come mai - ribadisce Zanoni - nessun Comune si è attivato per ritirarle e consegnarle?”. OT