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19 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Meglio un orto, che una casa

A Pieve si chiede la dequalifica dei terreni edificabili in agricoli

| Andrea De Polo |

| Andrea De Polo |

Meglio un orto, che una casa

PIEVE DI SOLIGO - Piuttosto che costruirci l’ennesimo appartamento (che resterà sfitto), o il solito capannone (che resterà vuoto), meglio riprendersi un prato. È quello che ha pensato una famiglia di Pieve di Soligo, che nei giorni scorsi ha chiesto al sindaco Fabio Sforza di poter dequalificare un’area edificabile, di cui è proprietaria, ritrasformandola in area agricola.

Fino a pochi anni fa, i pievigini avrebbero fatto carte false pur di accaparrarsi un pezzetto di terra edificabile nella galassia dei capannoni. In tanti ci hanno guadagnato, qualcuno sta iniziando a perderci: condomini vuoti, cantieri sospesi a metà, appartamenti svenduti rinunciando a un terzo del loro valore.

 

Ci stanno perdendo, sicuramente, i proprietari dei lotti del Pip (Piano Insediamenti Produttivi) di Soligo e Col San Martino, in comune di Farra. Da anni al centro di una vertenza con il Comune per via di alcuni espropri non risarciti come vorrebbero gli ex proprietari, i lotti sono stati rimessi sul mercato otto mesi fa. A fine ottobre, è scaduto il termine per la vendita delle aree: com’era previsto, nessuno si è fatto avanti (bastano e avanzano i capannoni vuoti delle aziende fallite), e i proprietari sono rimasti con in mano il cerino di un’area industriale su cui nessuno vuole più investire. Nemmeno loro.

 

Il Comune di Pieve, vista la situazione, ha accolto la richiesta della famiglia: «La decisione assume anche una valenza ambientale - afferma il sindaco Fabio Sforza - creando un polmone verde in mezzo alle aree industriali». Una lettura quasi romantica: «Si dà un segnale inverso rispetto alla cementificazione degli anni passati». Ma ci sono altri due aspetti: grazie alla riconversione la famiglia, su quel terreno agricolo, pagherà sicuramente meno tasse. E, se lo vorrà, potrà decidere di piantarci i pomodori, l’insalata o le patate. O qualche filare di Prosecco, sicuramente più remunerativo di un appartamento sfitto.

 


| modificato il:

Andrea De Polo

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