MINISTERI AL NORD, UNO ANCHE A TREVISO
Lo chiede provocatoriamente alla Lega Quarello (Pd) che giudica la proposta una farsa
| Laura Tuveri |
TREVISO - “Dalla farsa federalista alla farsa ministeriale. Ormai il Carroccio è buono solo a inseguire le farfalle”. Lo dice Enrico Quarello (nella foto), coordinatore provinciale del Pd trevigiano riferendosi alla proposta di Umberto Bossi di trasferire quattro ministeri al Nord.
“E perché no un Ministero a Treviso? Se la Lega vuole dislocare i ministeri più importanti dalla capitale al Nord candidi anche il capoluogo della Marca per il Ministero del Lavoro” dice provocatoriamente il numero uno del Partito Democratico. Secondo Quarello la questione dei ministeri è “un’altra bell’idea leghista che accrescerebbe i costi della pubblica amministrazione”, così come lo è il federalismo municipale che taglia risorse e aumenta le tasse.
“Se così deve essere perché non il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a Treviso? Dopo Milano, Venezia e Monza in nessuna città del Nord troverebbe meglio collocazione il Ministero di Sacconi, trevigiano doc”. Secondo Quarello con tali iniziative la Lega si allontana ulteriormente dalla base e da tutti i cittadini, trevigiani e veneti, che ancora ripongono nel Carroccio le loro speranze.
“Riflettano – ha concluso Quarello - gli amministratori leghisti e gli esponenti di questo partito sul futuro della nostra gente, in balia di un Governo allo sfascio e di una classe dirigente “padana” che ormai si ritrova a raccontare le favole invece di affrontare i veri problemi del Paese. Troppo comode le parole di ieri a Pontida: è stato come dire a Berlusconi di portare a Monza il Colosseo e se non lo porti allora ti molliamo. Se la Lega riconosce che questi anni di governo sono stati inconcludenti abbia il coraggio di staccarsi dicendo la verità perché queste cose servono solo a fare confusione e non a risolvere i problemi che sono tutti li ancora sul tavolo”.