Mogliano, Nidi d’infanzia: “in aiuto al 52% delle famiglie, così manteniamo la parola data ai genitori”
La Giunta ha riparametrato il sistema tariffario adeguandolo alla reale situazione reddituale della famiglia
| Manuel Trevisan |
MOGLIANO VENETO – L’Amministrazione Comunale di Mogliano Veneto, in occasione del rinnovo della gara per la concessione del servizio socio educativo nidi d'infanzia che ha modificato il sistema tariffario fermo al 2010, ha riparametrato il sistema tariffario utilizzando una funzione che permette di adeguare la tariffa del nido alla reale situazione reddituale della famiglia.
Un’intervento – quello della Giunta - fondamentale per scongiurare gli aumenti dei costi derivati dall’aumento dei prezzi di mercato, e che, nonostante ha comportato un aumento delle uscite per il Comune (circa 25mila euro al mese), permetterà al 52% delle famiglie di fruire di un prezzo del servizio inferiore rispetto ai 380 euro mensili corrisposti fino a oggi.
In dettaglio, la Giunta ha deciso di erogare alle famiglie contributi dai 114,00 ai 584,00 euro mensili, seguendo gli scaglioni ISEE:
1° scaglione: ISEE fino a € 10.000,00 - tariffa mensile € 130,00
2° scaglione: ISEE da 10.000,01 a 35.000,00 - tariffa mensile variabile da € 130,00 a € 510,00 a seconda dell'ISEE in base a una funzione lineare
3° scaglione: ISEE da 35.000,01 a 50.000,00 - tariffa mensile € 510,00
4° scaglione: ISEE superiore a € 50.000,00 - tariffa mensile € 600,00
È stato poi confermato lo sconto fratelli, che consiste nello sconto del 20% dal secondo figlio in poi. L'orario prolungato è previsto dal capitolato con spesa a carico delle famiglie e sarà attivato sulla base del numero di richieste pervenute al concessionario.
Martina Cocito, Assessore alle Politiche Educative, si dichiara molto soddisfatta: “Un grande risultato raggiunto, non solo garantiamo un servizio efficiente ma addirittura riusciamo a renderlo più economico per il 52% delle famiglie nonostante il costo del servizio sia aumentato, mantenendo la parola data ai genitori preoccupati”.