MORIA DI ANIMALI PER LA NEVE E IL GELO
La Lac, Lega per l'abolizione della caccia, ha chiesto alla Regione di bloccare la caccia almeno in questo periodo
| Laura Tuveri |
Treviso - La neve e il gelo dei giorni scorsi sono stati la causa della morte di centinaia di animali. Lo rende noto la Lac, Lega per l’abolizione della caccia, del Veneto che denuncia anche le migliaia di uccisioni a cura dei cacciatori.
Per i terreni ricoperti dalla neve e a causa del perdurare delle condizioni climatiche avverse che registrano temperature ben al di sotto dello zero, sono centinaia gli animali rinvenuti dai cittadini nelle campagne e nei centri abitati, morti, stremati o deperiti dalla fame e dal gelo.
Molti rapaci – fa sapere la Lac - che di norma si nutrono di piccoli roditori cacciati a terra, dopo una settimana con i terreni ricoperti dalla neve e con l’impossibilità di cacciare qualche preda, cadono a terra debilitati e morenti.
Per aiutare gli animali già stremati e morenti l’associazione degli ambientalisti lo scorso 5 gennaio, ha chiesto al presidente della Giunta Regionale del Veneto, Giancarlo Galan, di vietare almeno da subito la caccia in tutto il Veneto a causa delle condizioni climatiche ed ambientali che stanno decimando gli animali selvatici presi nella morsa del ghiaccio, della neve e della fame.“
Speriamo che la regione intervenga presto con un divieto generalizzato della caccia in tutto il Veneto – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della Lac del Veneto – altrimenti gli animali selvatici verranno massacrati su due fronti, quello della moria per fame e per gelo e quello dei pallettoni di piombo dei fucili dei cacciatori. Sparare agli animali in queste condizioni è come sparare alla Croce Rossa”.