Moria di pesci nei laghi di Revine e Tarzo
Trovati esemplari anche di grandi dimensioni
TARZO / REVINE – Lascia senza parole il video girato da un’attivista di Marcia Stop Pesticidi che mostra il rinvenimento di un luccio trovato morto sulle rive del lago in località Colmaggiore di Tarzo. Un esemplare lungo ben 130 cm e del peso di oltre 10 chili ma purtroppo questo non è che l’ultima vittima di una moria che ad oggi non ha spiegazioni.
“Nella scorse settimane ne hanno trovati altri 4 di queste dimensioni – spiega nel video l’attivista di Marcia Stop Pesticidi, che prosegue -. Un mese fa anche nell’altro lago si è verificata la stessa cosa, con una specie ittica diversa dai lucci. Abbiamo chiesto l’intervento della forestale perché vogliamo delle risposte. I cittadini hanno diritto di sapere. La biodiversità dei laghi va rispettata”.
Si tratta come piega il Comitato Marcia Stop Pesticidi (Tv-Bl) dell’ennesimo segnale di uno stato di crisi ecologica delle acque dei due laghi di Revine Lago. Lo scorso 22 marzo 2020, in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua, l’organizzazione aveva già lanciato un provvidenziale appello chiedendo che: “La Regione Veneto proceda seriamente e velocemente al potenziamento del Parco Naturale; alla costituzione dell’Ente Parco e alla definizione del relativo regolamento, al recepimento delle norme di tutela già definite dal Piano Ambientale”.
Tra le richieste anche quella di bloccare ogni ulteriore immissione di sostanze contaminanti e che venga messa in atto una bonifica e alla rinaturalizzazione dell'ecosistema-laghi. “La ricerca delle cause delle morti dei pesci nei due laghi, va accompagnata dalla messa in azione di bioindicatori ambientali di ecosistemi acquatici. I pesci sono utili bioindicatori per la valutazione della qualità ambientale in diversi ecosistemi acquatici e possono rappresentare un sistema di allarme precoce”.