Motta, all'incrocio pericoloso o autovelox o semaforo
Più difficile l'ipotesi rotatoria a causa dei costi molto alti
| Angelo Giordano |
MOTTA DI LIVENZA - Il Comune di Motta è al lavoro per migliorare la sicurezza stradale all'incrocio di Borgo Marconi, lungo la regionale Postumia. L'amministrazione, guidata dal sindaco Alessandro Righi, sta valutando diverse opzioni: l'installazione di una nuova rotatoria, un semaforo o, in alternativa, l'adozione di rilevatori di velocità. Queste misure sono ritenute necessarie per ridurre la velocità dei veicoli e aumentare la visibilità in uscita dalla strada provinciale SP51 "per Meduna", un'area tristemente nota per la sua pericolosità.
Il sindaco Righi ha espresso preoccupazione per la situazione attuale: «L'ennesimo incidente di lunedì scorso è un chiaro segnale della pericolosità di questo incrocio, aggravata dalla mancanza di visibilità e dalle elevate velocità dei veicoli lungo la regionale». Righi ha ricordato che un problema simile era stato risolto in un altro tratto della stessa strada grazie all'installazione di un autovelox e alla successiva realizzazione di una rotatoria, interventi che hanno drasticamente ridotto gli incidenti.
Il sindaco ha sottolineato la necessità di agire con urgenza: «La mancanza di risorse non può essere una scusa per non intervenire. Abbiamo già elaborato due progetti per una rotatoria dal costo stimato di due milioni di euro, ma finora non abbiamo ottenuto i fondi necessari. Nel frattempo, abbiamo deciso di inoltrare nuovamente la richiesta di installazione di due autovelox, proposta già bocciata nel 2016 e nel 2021 con la motivazione che 'senza incidenti quotidiani e mortali non vi autorizziamo'».
Righi ha anche annunciato che, in assenza di una risposta positiva riguardo gli autovelox, si procederà con la valutazione di un semaforo, una soluzione temporanea che potrebbe essere implementata rapidamente per migliorare la sicurezza all'incrocio, similmente a quanto fatto nei comuni vicini di Annone Veneto e Gorgo al Monticano. La scelta dipenderà dalla disponibilità di risorse e dalle autorizzazioni, ma l'obiettivo resta chiaro: prevenire ulteriori incidenti e aumentare la sicurezza dello svincolo.
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