Motta, "Il bar è storico, non deve chiudere": lo chiede a Soprintendenza e Ministero
L'appello dell'architetto mottense Alfonso Vesentini
MOTTA DI LIVENZA - Architetto scrive alla Soprintendenza di Venezia e al Ministero dei Beni Culturali a Roma: «Il bar Caffè Commercio di Motta, locale storico, nel cuore della piazza centrale del paese, deve avere vincolo d’uso».
A ferragosto l’architetto Alfonso Vesentini, con studio in Borgo Aleandro a Motta, ha scritto all’Ufficio tutela della Sovraintendenza. Secondo il professionista infatti c’è il timore che, una volta risolto il contratto con l'attuale gestione, il bar potrebbe non solo abbassare le serrande. Ma addirittura sparire e venire trasformato in qualcos’altro.
E scrive: «A Motta di Livenza il Caffè Commercio ubicato nella piazza principale, piazza Luzzatti, ha una storia secolare. Si trova al piano terra del Palazzo del Municipio: all’amministrazione comunale appartiene la proprietà. A breve l'esercizio commerciale chiude per sfratto dato all'esercente dall'amministrazione. Già in questi giorni è stata negata l’occupazione del plateatico nella piazza pedonale antistante. Auspico vivamente che venga vincolata la destinazione d’uso a caffè-bar».
«Già nella parte retrostante al locale, di fronte al Duomo di San Nicolò e della piazzetta Duomo, l'Amministrazione Comunale ha collocato l'archivio comunale al posto di una parte dello storico caffè. Per evitare che diventi un ufficio sarebbe opportuno un vincolo d'urgenza, come già da me comunicato alla Soprintendenza».