10 settembre 2024
Categoria: Notizie e politica - Tags: MPS, DEBITO PUBBLICO, BANCHE, PROFUMO
Cari lettori, il 15 gennaio è stata pubblicata da La Repubblica un’intervista all’attuale amministratore delegato di MPS (*).
Il titolo dell’articolo recita:
Profumo: “Se salta l’operazione non rischia solo il Monte ma tutto il sistema bancario italiano”.
L’operazione cui il dott. Profumo si riferiva riguarda l’aumento di capitale, 4 miliardi di euro, che MPS deve fare per risolvere la sua posizione patrimoniale e restituire i vari aiuti (prestiti) di Stato ricevuti negli scorsi anni.
Ho letto tutto l’articolo con la speranza di comprendere i motivi di quelle parole.
Profumo, nell’intervista, oltre la dichiarazione segnalata, non chiariva le motivazioni della sua affermazione.
Nemmeno illustrava i meccanismi per cui il sistema bancario italiano sarebbe a rischio nel caso in cui la suddetta operazione fallisse.
E ovviamente, il giornalista non si interessava ad approfondire tale concetto.
“La notizia oltretutto è “scomparsa” e nessun giornale si è ulteriormente occupato della cosa.
”
Mi auguravo che nei giorni seguenti qualche commentatore o esperto chiarisse l’argomento. Tanto sulla stampa ufficiale che sulla stampa di controinformazione è mancata qualsiasi indicazione.
La notizia oltretutto è “scomparsa” e nessun giornale si è ulteriormente occupato della cosa. Poiché la notizia mi sembrava importante, ho interpellato qualche conoscente, i soliti “ben informati”, ma nessuno aveva uno straccio di idea al riguardo.
Nel frattempo lo scorso venerdì pomeriggio ero a Roma come organizzatrice di una conferenza in ambito economico.
Ad un tratto, nel corso del dibattito, uno dei relatori ha proposto la seguente domanda: “qualcuno sa perché Profumo ha dichiarato che se fallisce l’aumento di capitale di MPS è a rischio l’intero sistema bancario italiano?”.
Tra i presenti nessuno aveva argomentazioni per rispondere al quesito.
A quel punto il relatore, senza scomporsi, ha esposto la spiegazione più elementare che mi potessi immaginare.
Ricevevo in quel momento la risposta proprio alla mia domanda.
A spiegazione terminata, nessuno degli economisti e degli altri esperti presenti ha avuto nulla da obiettare, ed ho assistito a sole dichiarazioni di esplicita conferma.
Riporto a seguire quanto ho avuto modo di ascoltare.
Spero così di fornire un contributo informativo ai lettori di OggiTreviso proponendo in modo sintetico e al meglio delle mie possibilità tale spiegazione.
A titolo di premessa segnalo che per comprendere la dichiarazione di Profumo è necessario conoscere:
a) le implicazioni per MPS di un mancato aumento di capitale;
b) i meccanismi del debito pubblico italiano;
c) il senso e le implicazioni dell’art. 123 del trattato unificato Maastricht – Lisbona in particolare al paragrafo 2;
d) la principale fonte di reddito garantita per il sistema bancario italiano.
“Qualora MPS non riuscisse a ricapitalizzarsi e quindi ad avere i fondi per ripagare i Monti Bond, di cui fin qui ha beneficiato, la banca senese diventerebbe automaticamente una banca di proprietà dello Stato Italiano, ossia una banca pubblica.
”
Per il punto a) la questione è semplice.
Qualora MPS non riuscisse a ricapitalizzarsi e quindi ad avere i fondi per ripagare i Monti Bond, di cui fin qui ha beneficiato, la banca senese diventerebbe automaticamente una banca di proprietà dello Stato Italiano, ossia una banca pubblica.
Il fatto che MPS diventi una banca pubblica ci porta al punto c): MPS, come indicato al paragrafo 2 dell’art. 123 del Trattato di Maastricht – Lisbona, potrebbe acquistare (in realtà noleggiare) euro direttamente dalla BCE al tasso unico di sconto (TUS) attualmente fissato allo 0,25% annuo, come già garantito alle banche private.
Per MPS non cambierebbe quindi nulla e sarebbe la riconferma delle stesse condizioni di cui attualmente già beneficia.
Il punto chiave è che MPS, a questo punto banca pubblica, potrebbe agire a favore dello Stato italiano proprio come la banca pubblica tedesca KFW agisce da tempo a favore dello Stato tedesco.
In questo modo lo Stato italiano, e siamo al punto b), quando emette titoli di Stato per poter ricevere a noleggio euro, non dovrebbe più riconoscere un tasso medio di interesse del 4,5% alle grandi banche internazionali autorizzate a noleggiare euro allo Stato italiano (il cosiddetto Mercato Primario).
Infatti, lo Stato italiano potrebbe riconoscere a MPS un più modesto tasso medio dello 0,30%, dove lo 0,05% di differenza rispetto al TUS attuale (0,25%) sarebbe il reddito a beneficio della banca pubblica, pari, in euro, a circa 975 milioni all’anno.
Lo Stato italiano, in questo modo, risparmierebbe ogni anno dagli 80 agli 85 miliardi di euro di interessi sul debito pubblico e otterrebbe immediatamente la soluzione di tale problema.
Il risparmio di questi 80/85 miliardi di euro all’anno corrispondono, tuttavia, ad un mancato guadagno per il sistema bancario (nazionale e internazionale), e siamo al punto d), che si occupa di noleggiare euro allo Stato italiano (dato che lo Stato ha rinunciato alla sua sovranità monetaria).
Di questi 80/85 miliardi di euro poco più della metà vanno a beneficio delle banche private italiane (Intesa, Unicredit, ancora MPS e altri).
Questo mancato guadagno per le grandi banche private italiane spiegherebbe il senso dell’affermazione di Profumo: “Se salta l’operazione non rischia solo il Monte ma tutto il sistema bancario italiano”. La questione è che, una volta diventata pubblica MPS ed eliminato quindi il profitto derivante dalla speculazione sul debito pubblico, tutte le grandi banche private italiane, e non solo, vedrebbero crollare i loro utili e quindi il loro valore e, data la gestione finanziaria incerta, di cui sempre MPS è un esempio, per sopravvivere dovrebbero essere a loro volta trasformate in banche pubbliche, come già era prima del 1994.
In conclusione, l’effetto domino sarebbe automatico, i cittadini italiani si libererebbero del giogo del debito pubblico, con tutto quello che ne deriva, e il sistema bancario e finanziario perderebbe la sua egemonia facendo tornare al centro l’economia reale e manifatturiera.
In altre parole, il debito pubblico, causa della crisi per cittadini e imprese, è la fonte di un grande reddito garantito (dalle nostre tasse) per il sistema bancario privato e base della sua stessa esistenza.
Fin qui la spiegazione di quel relatore.
Da quanto illustrato sarebbe quindi ovvio, per risolvere il problema del nostro debito pubblico, fare anche in Italia quello che la Germania fa da anni.
Le parole di Profumo sembrano tuttavia suonare come un allarme: il rischio di interrompere il meccanismo a favore delle grandi banche deve essere scongiurato.
Spero di essere riuscita a farmi capire da voi, cari lettori, avendo cercato di riportare in modo rigoroso la spiegazione.
Spero, soprattutto, che dalle grandi banche arrivi una spiegazione chiara che ci permetta di capire.
Se così non fosse dovremo aprire gli occhi e comprendere che, forse, non tutto quello che ci viene raccontato corrisponde a verità.
Francesca
No profit e attivismo
Persone
Persone
Altro
Scienze e tecnologie
Scienze e tecnologie
Istruzione
Notizie e politica
Notizie e politica
Caro lettore,
il nostro giornale vive soprattutto grazie agli inserzionisti. Disattivando il sistema di blocco della pubblicità, favorisci tutte le nostre attività: ti basta un click per darci un grande aiuto.
Grazie!
Francesca Salvador
21/01/2014 - 11:30
I 20 PADRONI DEL DEBITO PUBBLICO
Sono quasi tutte banche estere e decidono le sorti di Bot e Btp. Per il Tesoro Italiano la biù brava è Barclays, travolta dallo scandalo Libor
Pubblicato il 14 marzo 2013
Nella sezione Inchieste
A proposito di: debito pubblico, Morgan Stanley
di Stefano Sansonetti
Determinano il destino del nostro debito pubblico. Un fardello da circa 2 mila miliardi di euro la cui evoluzione dipende in buona parte dalle loro mosse.
Un potere enorme, in altri termini, che all’interno dello stato italiano viene esercitato da 20 banche.
Attenzione, però, perché di queste ben 17 sono straniere.
Tecnicamente si chiamano “specialisti in titoli di stato”.
In pratica si tratta di quegli istituti di credito che per il Belpaese non soltanto provvedono alla parte organizzativa delle aste, collocando i nostri titoli di stato.
Ma in una certa misura ne “modellano” il risultato. Ma chi rientra nel gruppone delle 20 banche?
Sulla base di un documento firmato il 23 gennaio scorso da Maria Cannata, responsabile della direzione debito pubblico del Dipartimento del Tesoro, si tratta innanzitutto di:
Merrill Lynch,
Morgan Stanley,
Citigroup,
Jp Morgan e
Goldman Sachs.
Barclays,
Hsbc,
Royal Bank of Scotland
Bnp Paribas,
Crédit Agricole,
Société Générale.
La componente tedesca è rappresentata da Deutsche Bank e Commerzbank, mentre quella svizzera da Ubs e Credit Suisse. A chiudere ci sono la giapponese Nomura, l’olandese Ing Bank e le italiane Banca Imi (del gruppo Intesa Sanpaolo), Unicredit ed Mps, l’istituto travolto dalle ultime inchieste giudiziarie.
Ma il dato “curioso”, che come minimo fa pensare, è rappresentato dal fatto che nel documento il Dipartimento del Tesoro stila anche una classifica degli specialisti dei titoli di stato per il 2012. In pratica un modo per riconoscere la bontà dell’attività svolta dai vari istituti di crediti l’anno precedente. E chi ha vinto? Barclays, la banca inglese che spicca tra le più coinvolte nello scandalo Libor
segnala commento inopportuno
Politicamente Scorretto
21/01/2014 - 12:16
Profumo tira acqua al suo mulino
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
21/01/2014 - 14:19
la furbizia
i cittadini sono tenuti all'oscuro in quanto all'appello di Profumo, ma chi di dovere (banche) ha recepito immediatamente... ;)
ciao
segnala commento inopportuno
Felix Tabarly
21/01/2014 - 12:18
PAROLA DI MARINAIO
Sono dispiaciuto per quanti hanno lottato per la nostra indipendenza economica e politica e hanno dato la vita per questi ideali. Vedere un paese così ridotto non credo fosse un loro obiettivo.
Articolo illuminante, che fa riflettere sul perchè di molti eventi accaduti recentemente.
Un grazie sentito alla Sig.ra Francesca
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
21/01/2014 - 14:24
Collaborazionisti
purtroppo, come diciamo in certi ambienti, da anni abbiamo un governo "collaborazionista".
Credo che nessuno meglio di te, esperto in guerre e politica internazionale, sappia dare il giusto peso e considerazione a questa definizione.
Saluti,
Francesca
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
21/01/2014 - 19:51
INDICAZIONI DI VOTO
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
21/01/2014 - 13:51
INDICAZIONI DI VOTO
La Sig.ra Salvador, per restare sul concreto e non far letteratura, è in grado di dirci chi dobbiamo votare alle prossime elezioni per avere la certezza che i nuovi eletti garantiscano il "cambio di passo"?
segnala commento inopportuno
Giorgio Spinato
22/01/2014 - 15:14
Ma è ovvio !!!
La Francesca nostra avrà anche delle idee un po fuori dal comune, magari diventa talebana nella scelta degli argomenti (che ogni tanto mi sembrano tirati per le orecchie) ma stavolta ha detto una sacrosanta verità.
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
22/01/2014 - 20:31
EIN GROSSE PREMIER TETESKO
Quel su cui vorrei discutere è: che seguito dare a questa denuncia? in realtà una risposta è accennata nel soprastante blog: "dovremmo fare come la Germania". E, attendendo forse invano le indicazioni di voto che ho chiesto sopra a Salvador & Tabarly, ripeto che a me come italiano andrebbe benissimo rinunciare alla sovranità nazionale in favore degli Stati Uniti d'Europa. Dove magari avessimo Ein Grosse Premier Tetesko!
Se invece si agitano questi argomenti in chiave nazionalpopulisticoreazionaria al fine di lasciare l' Euro e la UE allora non vi seguirò.
segnala commento inopportuno
itreb.eleinad
22/01/2014 - 20:48
Indicazioni di voto ... ?
Con questo blog, a quanto mi risulta, la signora Salvador porta alla luce fatti di una certa importanza che per i più svariati motivi, o forse sempre per lo stesso motivo, quando vengono raccontati forniscono una rappresentazione completamente diversa da quella reale mentre altre volte sono assolutamente ignorati dai mezzi di comunicazione.
Ognuno è libero di prendere atto di quanto racconta la signora Salvador, magari, prima di criticarla, può pure verificarne l'attendibilità documentandosi non solo su Topolino o sulla Gazzetta dello Sport e poi se ha l'uso della ragione sarà perfettamente in grado di scegliere i suoi rappresentanti senza che glielo indichi la signora Salvador che non mi sembra sia la portavoce di qualche partito e nemmeno di qualche occulto centro di potere.
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
23/01/2014 - 5:17
LA PESCA MIRACOLOSA
PS: come provocatore, non è granché, Egr. itreb...
segnala commento inopportuno
diego antonelli
22/01/2014 - 22:18
A proposito di banche, vedo
segnala commento inopportuno
Denisio
22/01/2014 - 22:31
già...
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
23/01/2014 - 16:16
BANKITALIA
Nei siti di controinformazione ne abbiamo parlato lungamente.
Nel territorio sto cercando, tramite gli incontri di macroeconomia "L'altra faccia della moneta" di spiegare come sia la situazione in Italia.
Ci stanno uccidendo e la cosa andrà avanti sempre peggio per i prossimi 20 anni (Fiscal C.), ma ancora ci sono persone che, senza sapere di cosa stanno parlando sparano certe c...:
cit.
"ripeto che a me come italiano andrebbe benissimo rinunciare alla sovranità nazionale in favore degli Stati Uniti d'Europa. Dove magari avessimo Ein Grosse Premier Tetesko!
Se invece si agitano questi argomenti in chiave nazionalpopulisticoreazionaria al fine di lasciare l' Euro e la UE allora non vi seguirò."
quindi capisci che, difficilmente si arriverà a qualcosa di concreto.
Questi, che parole loro, "avversano il sistema bancario" non hanno ancora capito che l'Euro è il prodotto finanziario derivato più interessante per l'unica banca monopolista europea: la BCE.
Con questo, ho dettto tutto. Poveri noi... :(
Cordiali saluti
Francesca
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
23/01/2014 - 18:38
DELIRI COMPLOTTISTI
" CI STANNO UCCIDENDO E LA COSA ANDRA' SEMPRE PEGGIO PER I PROSSIMI 20 ANNI".
Tornano a cicli ravvicinati i deliri complottisti - Da sconsigliare certe letture a chi soffre di depressione.
PS: Ma la Sig.ra Salvador non aveva dato la sua parola che NON avrebbe MAI più risposto ai miei commenti? Sono irresistibile neh?
segnala commento inopportuno
diego antonelli
22/01/2014 - 22:25
http://www.ilcambiamento.it
segnala commento inopportuno
itreb.eleinad
23/01/2014 - 16:13
Lezioni di pesca
non mi sembra che la signora Salvador si sia mai presa il merito di certe scoperte, ne mi sembra di aver sostenuto una cosa del genere.
La differenza sostanziale tra quando fa la Signora Salvador e quanto fa lei è molto semplice.
La Signora Salvador a volta riporta dei fatti presentandoli da un punto di vista diverso da quello che siamo soliti avere, mentre altre volte ci porta a conoscenza di fatti che abitualmente vengono tenuti nascosti.
Lei egregio signor Bastanzetti emette dei giudizi in forma del tutto gratuita, privi di alcun fondamento e per lo più offensivi su quanto scrive la signora Salvador.
Non amo provocare ne ho mai fatto il provocatore per il semplice fatto che ritengo questo tipo di attività, nella quale lei eccelle, un'attività del tutto improduttiva: non porta a nuove conoscenze e fa perdere un sacco di tempo.
La saluto cordialmente con 'invito a meditare su quanto le ho appena scritto.
segnala commento inopportuno
Michele Bastanzetti
23/01/2014 - 18:48
PESCATORE OZIOSO
PS: Non mi sento minimamente in competizione con la Sig.ra, né sento a differenza di altri la morbosa necessità di catturare la adorazione di qualcuno quindi il suo ponderatissimo confronto "sostanziale" di cui sopra è un giochino del tutto ozioso e perditempo.
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
24/01/2014 - 19:48
LEZIONI DEL SISTEMA
leggendo le varie risposte, colgo l'occasione di condividere con voi come funziona il sistema criminale in cui siamo immersi, che privilegia l'elite finanziaria a discapito dei cittadini.
Essi operano in tutti i settori, compresa l'informazione di cui hanno saldo il timone, considerato che molte notizie vengono taciute alla maggioranza delle persone.
Mentono, spudoratamente, e senza nessun pudore anche se queste menzogne possono portare alla miseria e alla morte di milioni di persone, tanto, a loro, che importa?
Per farvi un esempio cito un commento di un lettore a cui, ovviamente non rivolgo la mia attenzione se non per segnalare collettivamente l'assoluta inattendibilità e atteggiamento menzognero:
cit
Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43
METTIAMOLA ALLA PROVA
Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio. Ma ora ti metto alla prova. Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE. E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...
Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18
ACCETTATO
cit.
"Ma ora ti metto alla prova. Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE. E non scriverò mai più una riga su di te"
Caro Michele,
Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.
Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
24/01/2014 - 19:54
scusate
mi è partita la pubblicazione prima che avessi terminato di scrivere, in realtà volevo prima inserire la cit. di oggi
cit.
Michele Bastanzetti
23/01/2014 - 18:38
DELIRI COMPLOTTISTI
Salvador Francesca scripsit:
PS: Ma la Sig.ra Salvador non aveva dato la sua parola che NON avrebbe MAI più risposto ai miei commenti? Sono irresistibile neh?
quindi avete capito:
si attribuiscono alle persone affermazioni che non sono veritiere, e nel contempo si finge di non aver mai pronunciato determinate promesse.
COSI' FUNZIONA IL SISTEMA... METTIAMOCI IL CUORE IN PACE
segnala commento inopportuno
Francesca Salvador
25/01/2014 - 18:58
COMMENTI DA STAMPALIBERA
22 gennaio 2014 at 02:29
Interessante, molto interessante.
Rispondi
michiamoaldo:
22 gennaio 2014 at 04:42
Lei è stata chiarissima. SEMPLICEMENTE chiarissima e la ringrazio. Preciso di non essere in alcun modo esperto o vicino alla parola esperto di finanza e affini, quindi chiunque legge CAPISCE. Il punto è questo appunto:leggere!
Se le fosse possibile, vorrei sapere da chi dipende la decisione. Forse dovrebbe essere logico conoscere la risposta ma, abbia pazienza, tecnicamente a chi spetta la decisione? Tipo: il consiglio di amministrazione della banca?
grazie e complimenti.
Rispondi
MAURO BENA:
22 gennaio 2014 at 09:05
Dipende dal bieco sistema Europa e dal cartello formato dalle banche stesse.
L’europa non permetterà mai la nazionalizzazione degli Istituti bancari, in quanto mancherebbe la linfa speculativa che alimenta il Mostro stesso; tutte le altre banche faranno in modo che ciò non avvenga, chiudendo ulteriormente le linee di credito e affamando ancor più il Popolo, scaricando su quest’ultimo ogni e qualsivoglia iniziativa di recupero. Chi guida MPS, depista abilmente l’opinione pubblica dalle motivazioni che hanno portato allo sfascio di quella banca e utilizza i soliti metodi del caso: creare panico su una platea di risparmiatori-speculatori generalmente non preparati ai collassi, fruendo occultamente, al limite, dell’estorsione.
E’ tutto purtroppo molto semplice e il metodo viene usato sempre dagli “Istituti di credito” (che non fanno più credito a nessuno) quando sono in agonia. Non dimentichiamo mai chi ha immesso i derivati nel merccato italiano, per capire gli attuali giochi di potere in MPS. Comunque un dato è certo, a meno di una cruenta sollevazione popolare: “loro” non pagheranno mai. Si dovrebbero “aprire gli occhi”, ma sono troppo impegnati a guardare la TV, o a vedere le malefatte del Presidente della Francia per cui tutto tace.
Saluti.
MB
Rispondi
MARCELLO:
22 gennaio 2014 at 08:56
Ottimo, lo stato risparmia e anche noi dovremmo.
Diciamo che, se ho capito bene, Mps diventando pubblica diventerebbe la nuova Banca d’Italia che sottoscrive tutti i titoli di stato emessi dal ministero del tesoro eliminando così anche gli effetti speculativi di mercato.
Poi quando Mps avrà in carico tutti i 2.000 mld di debito italiano la chiudiamo e il debito sparisce, sì perchè il debito è virtuale, è scritto sui computer ormai non ha più niente di reale come del resto la moneta che lo rappresenta, l’Euro.
Che non sia reale, l’Euro, lo sa bene Mario Draghi che per le banche europee due anni fa con un paio di click di Euro ne ha creati 750 miliardi!!!
Speriamo che succeda !!
Rispondi
giusavvo:
22 gennaio 2014 at 09:12
non ho compreso i meccanismi dell’automatismo attraverso il quale MPS diventerebbe pubblica.
E’ gradita una cortese spiegazione.
Cordialità
Rispondi
Francesca Salvador:
22 gennaio 2014 at 09:33
Lo stato ha fatto un prestito a MPS
ora MPS deve restituirlo
se non ci riesce lo Stato acquisisce la proprietà della banca.
Esempio:
io chiedo un prestito alla banca per terminare la casa, dandola in garanzia.
se non restituisco la somma, la banca diventa proprietaria dell’immobile.
L’entità delle somme è diversa, ma il meccanismo rimane lo stesso.
Rispondi
giusavvo:
22 gennaio 2014 at 17:36
Gentile Francesca,
premesso che sono favorevole a quei sistemi economici che prevedono la nazionalizzazione delle banche (almeno di alcune), ho qualche perplessità che in caso di fallimento l’impresa bancaria in questione passi in proprietà dello Stato, a meno che tale passaggio proprietario non sia espressamente stabilito (ipotesi ahimè, finora, mai registrata nella storia dei salvataggi bancari).
Peraltro, nel caso di prestiti alle imprese non so se ciò sia pure possibile.Il meccanismo dei prestiti alle imprese è del tutto diverso rispetto a quello degli immobili,
Al massimo l’impresa va in liquidazione e i creditori (Stato compreso) si insinuano al passivo.
Se ha riferimenti documentali su ciò che Lei dice, mi piacerebbe averne potenziale riscontro.
Cordialmente
Rispondi
giusavvo:
23 gennaio 2014 at 09:23
A modifica di quanto da me scritto prima, scusandomi per l’imprecisione e avventatezza, la questione MPS è ascrivibile alla L. n. 95/2012 come modificata dal D.L. 2012/216.
In buona sostanza è la solita stronzata all’italiana (giusto per prendere per il culo gli italioti e farsi i c.. propri).
Il salvataggio è stato fatto con i nuovi strumenti finanziari cosiddetti Monti bonds.
Si tratta di titoli anomali che, per l’occasione di questo salvataggio (di parte), sono stati trasformati in titoli senza scadenza con il D.L. n. 216 e solo, eventualmente, trasformabili in azioni ordinarie.
Questo significa che il rimborso del capitale ricevuto in prestito da MPS potrà essere saldato sine die e lo Stato, eventualmente, avrebbe in mano solo un rottame.
Mi scuso per la precedente imprecisione.
ANTONIO SONDA:
22 gennaio 2014 at 09:49
grazie Francesca sei stata molto precisa nella tua spiegazione. Strano vero che non se ne parli?
Rispondi
Carlo:
22 gennaio 2014 at 20:22
è proprio così difficile capire perchè le televisioni ed i giornali non ne parlino???
Rispondi
Monica:
22 gennaio 2014 at 12:03
Mi vien da ridere…
Sì, sarebbe bello parlarne, augurarsi che accada, così risolviamo tutto in un colpo solo!
Eeeeh magari…
Semplicemente faranno in modo che non succeda e che l’operazione di ricapitalizzazione di MPS avvenga senza troppi problemi.
Profumo MICA PARLA a NOI…si rivolge ad ALTRI. ;)
(questo sistema di parlare “alla nuora perché suocera intenda” è utilizzatissimo dai nostri politici, ministri, commissari europei, capi di stato…anzi direi che sia così ogni volta che parlano pubblicamente…)
Rispondi
geppi:
22 gennaio 2014 at 12:15
Ma se era cosi semplice,perchè ci siamo arrovellate le meningi finora?Il M5S lo sta dicendo da sempre che occorre nazionalizzare le banche cosi si risolverebbe anche il problema del signoraggio.Un’altra domanda è:perchè la cassa depositi e prestiti non ha lo stesso status della KFW tedesca?
Rispondi
Carlo:
22 gennaio 2014 at 20:24
lo fà lo fà solo che avviene in sordina.
Rispondi
Andrea'65:
22 gennaio 2014 at 16:00
Grazie Francesca
semplice e chiara come acqua di sorgente.
Il punto è che solo chi segue certi siti riesce a cogliere la logica della maxi-truffa a cui siamo sottoposti.
Mai nessuno si è domandato chi e perchè ha dato l’ordine a MPS di comprare Antonveneta a 9miliardi,per salvare Santander, la n° 1 nei finanziamenti, in crisi di liquidità? Opus Dei??
Rispondi
Tulip:
22 gennaio 2014 at 22:28
Si trattò di un intrigo pilotato da ABN Amro (Amschel Rothschild) che nel 2005 acquistò la Antonveneta per spolparla letteralmente, inviando in carcere i furbetti attorno al patriota Antonio Fazio, che non parla perchè è sotto ricatto.
Rispondi
archimede:
22 gennaio 2014 at 18:12
E si ,la Santander che negli anni 90 in Germania e Austria andava di casa in casa mettendosi in ginocchio davanti la porta pregando le persone di accettare un prestito a buonissime condizioni ,poi arrivava la stangata e milioni di persone hanno dovuto sloggiare dalle loro case pagate una vita di sudore e lavoro, per la somma di 20.000 Marchi facevano sequestrare una casa dal valore di 450.000 Marchi , lo stesso vale per tutte le altre banche e le agenzie di credito a loro affiliate,special modo quei criminali della Compass -
Rispondi
Bruno Bianchi:
22 gennaio 2014 at 20:21
…… Spero di essere riuscita a farmi capire da voi, cari lettori, avendo cercato di riportare in modo rigoroso la spiegazione…… Certo che abbiamo capito! E accenderemo un cero in ogni città (tutte hanno un Santo) affinché la cosa abbia a verificarsi; personalmente andrò al Santuario di Castelmonte località vicinissima a Caporetto.
Rispondi
highlander:
23 gennaio 2014 at 13:42
grazie Francesca !
…ma siamo proprio sicuri che si sia trattato di un prestito a tutti gli effetti?
…qualcosa mi dice che qualche opzione sarà sicuramente stata inserita in quella transazione….
Rispondi
giorgio:
23 gennaio 2014 at 23:47
brava e chiara Francesca!
Profumo ha fatto vedere la nuda crudità dell’aberrante sistema bancario italiano ulteriormente aiutato dai Monti bond (vera associazione a delinquere). che le banche finalmente paghino e si riduca il debito sui cittadini.
non dimentichiamo l’ultimo decreto in sordina (Governo Letta iterativo di Monti) su Banca d’Italia che permette di cancellare le esposizioni dei grandi gruppi bancari italiani. ben venga la nazionalizzazione di MPS, così salterebbero gli attuali presupposti della norma e si rimetterebbe tutto in discussione e si bloccherebbero lo strangolamento usuraio e le politiche finanziarie anti cittadini italiani.
segnala commento inopportuno